Lombardia, Sgarbi sfotte: “La sinistra doveva candidare Massimo Moratti”. E si vede assessore

Il sottosegretario alla Cultura, a caldo dice la sua sui primi dati delle Regionali. E lo fa a modo suo...

MILANO – “Le proiezioni non le sto seguendo”. Eppure Vittorio Sgarbi, ad Affaritaliani.it Milano, appena apprende dell’ampio vantaggio di Fontana, si proietta già verso l’assessorato regionale alla Cultura: “Appena sarò nominato, farò un’alleanza con il Lazio per portare sia qui sia a Roma le migliori mostre”. Sulla vittoria del governatore uscente, si dice “sicuro”: “Non poteva essere altrimenti”. Il sottosegretario alla Cultura sembra distratto dalle elezioni. Quasi disinteressato mentre, durante la telefonata, Affari gli chiede un’opinione

sulla debacle degli avversari di Fontana. Parte così un attacco a Letizia Moratti. “Non può passare una vita a destra, prima con Berlusconi, poi come vice-presidente di Regione, e poi, perché non la candidano, se ne va con Calenda. Assurdo”. “La sinistra avrebbe dovuto candidare Massimo Moratti” Il crollo del centro-sinistra si fa sempre più evidente. E Sgarbi prova a dare una spiegazione: “La sinistra ha scelto un candidato molto simpatico ma troppo orientato a sinistra. Serviva una figura come un industriale, simile alla Moratti, ma non lei, magari suo cognato”. Ovvero Massimo Moratti.(