Chi è Domenico Canizzaro? Secondo il pubblico ministero Pasquale Addesso è un personaggio con evidenti contatti con la criminalità organizzata. Una persona vicina alla famiglia ’ndranghetista Mazzei di Lamezia Terme. Un soggetto che deve rimanere in carcere. Secondo i suoi avvocati, Canizzaro invece è un semplice padre di famiglia che non vede la figlia piccola da un anno. Un uomo che nulla c’entra con la ’ndrangheta e con il traffico internazionale di droga scoperto quasi due anni fa dalla Dda di Firenze.
E’ questo l’elemento al centro del processo che si sta tenendo nelle aule del tribunale di Busto Arsizio c’è un borsone con 25 kg di cocaina purissima, sequestrato nel novembre del 2011 a Malpensa. Per quella grossa importazione di droga dal Messico furono arrestati tre calabresi: Alessandro Biagiotti, Gianluca Molinaro e Domenico Canizzaro. I tre hanno legami con la famiglia ’ndranghetista Mazzei di Lamezia Terme. I primi due sono già stati condannati rispettivamente a 8 anni e 7 anni e 4 mesi con giudizio abbreviato. Domenico Canizzaro ha invece scelto di andare a dibattimento e ieri davanti alla corte presieduta dal giudice Toni Novik sono stati ascoltati gli uomini che hanno svolto le indagini. Gli operanti hanno raccontato dell’incontro tra Canizzaro e Molinaro, avvenuto al Carrefour di Gallarate.
I due si sono poi spostati in un affittacamere della città, non troppo fiscale riguardo alle registrazioni degli ospiti. Nella prossima udienza, che si terrà il 5 novembre, verranno ascoltati proprio Biagiotti e Molinari, e poi si arriverà a sentenza. I tre, legati ad una potente famiglia ’ndranghetista, avevano trovato in provincia di Varese tutti gli appoggi logistici necessari per i loro traffici. Dall’ignoto varesino che procurava le camere senza registrarli, al personale che lavorava all’interno dell’aeroporto di Malpensa e che era incaricato di portare fuori la valigia con la droga. Soggetti che, purtroppo, rimangono ignoti.
Busto Arsizio
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