«L’omicidio stradale va punito duramente»

Basta con queste tragedie: da Busto Arsizio riparte la battaglia per l’istituzione del reato di omicidio stradale. L’appello a dell’assessore , che era stato promotore in città della petizione lanciata dal premier quando era sindaco di Firenze: «Ora non ci sono più alibi, subito la legge».

Tutta la città e il territorio dell’Altomilanese sono sotto choc per la tragica scomparsa di Nicolas Azzalin, il 16enne studente dell’Isis Facchinetti travolto in via Novara a Legnano mentre rincasava in bicicletta a Busto Arsizio. Nicolas era di casa nella compagnia del Circolone di Legnano, uno dei ritrovi giovanili più popolari della zona, dove gli studenti delle scuole superiori di Busto Arsizio si conoscono un po’ tutti.

, sindaco di Castellanza, la città dove ha sede l’Isis Facchinetti, si è trovato personalmente coinvolto nella tragedia, visto che la figlia, coetanea di Nicolas, è un’amica della giovanissima vittima: «Abbiamo avuto la notizia in mattinata ed è stato davvero brutto – racconta – Perdere la vita a quell’età, così spensierata, tornando a casa da una serata di divertimento, è una vera tragedia. E spiegare a una ragazza di 16 anni che queste cose purtroppo capitano non è semplice».

La vicinanza al dolore della famiglia Azzalin accomuna Farisoglio al suo collega sindaco di Busto Arsizio , che rivolge «le più sentite condoglianze a nome di tutta la città».

Oltretutto quel tratto di strada che è costato la vita a Nicolas era già stato teatro di un altro tragico incidente più di dieci anni fa, che aveva coinvolto un’altra ragazza di Busto Arsizio. Un episodio che molti ricordano, visto che via Novara è quotidianamente percorsa da molti cittadini bustesi, soprattutto quelli che risiedono nella zona sud.

L’assessore ai servizi sociali di Busto Arsizio, Mario Cislaghi, era stato «tra i 50mila sostenitori della petizione per l’istituzione del reato di omicidio stradale», di cui l’attuale presidente del consiglio Matteo Renzi era stato primo firmatario, proprio sull’onda di una tragedia simile a quella di via Novara: nel 2010 un 17enne di Firenze era stato investito e ucciso da un’automobile.

«Non intendo entrare nel merito di questa terribile tragedia capitata ad un ragazzo di Busto Arsizio, visto che non conosco la dinamica dell’incidente, anche se come amministrazione ci stringiamo attorno ai familiari che piangono la scomparsa del loro caro – sottolinea Cislaghi – Però penso che questo ennesimo episodio scioccante debba portarci ancora una volta a riflettere sulla pericolosità delle nostre strade e sull’urgenza di provvedimenti legislativi».

L’appello dell’assessore si rivolge proprio a Renzi: «Se è coerente con l’iniziativa di tre anni fa, dovrebbe spingere per l’introduzione del reato di omicidio stradale», sostiene l’assessore bustocco.

«È giusto rilanciare questa iniziativa – continua – perché le vittime della strada continuano a essere troppe, mentre certe sentenze in questi casi fanno arrabbiare, con molte famiglie che si sentono come se i loro figli fossero stati ammazzati una seconda volta. Credo che una normativa più stringente potrebbe avere un effetto di deterrenza importante, invitando chi guida, soprattutto in certe condizioni, ad avere molta più attenzione». n

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