L’orco condannato a 8 anni Abusò di quattro ragazzine

Il gup accoglie la richiesta del pm verso un 45enne di Dumenza. Prove schiaccianti, risarcimento da quantificare in sede civile

– Abusi sessuali su quattro ragazzine: l’orco condannato a otto anni di carcere. La sentenza pronunciata intorno alle 14.30 di ieri dal gup di Varese che ha accolto completamente la richiesta di pena formulata dal pubblico ministero .
L’uomo, 45 anni, incensurato, era stato arrestato il 16 maggio dell’anno scorso. La vicenda aveva fatto scalpore e la comunità di Dumenza si era sollevata disconoscendo quel semplice residente, non certo un dumentino d’origine, imprenditore edile che in paese curava soltanto i suoi affari e faceva il gentile per inserirsi e nulla più.

Le indagini, coordinate dallo stesso pubblico ministero Sabrina Ditaranto e messe in campo dalla squadra mobile di Varese, hanno rivelato uno spaccato di violenza e plagio allucinante.
Le ragazzine, quattro quelle identificate al termine dell’inchiesta, quegli abusi li avevano subiti quando avevano tra i 10 e i 13 anni. Il velo fu squarciato da una lettera scambiata tra due amiche adolescenti, in cui si parlava dell’accaduto. La lettera finì in mano a un genitore, che allertò

la questura.
Il confronto tra le due ragazzine portò ad individuare nel 45enne l’uomo che si era reso responsabile delle violenze ai danni, in realtà, di entrambe le amiche del cuore.
Ascoltate le due ragazze, gli investigatori scoprirono e accertarono come l’uomo si fosse reso responsabile di altre simili condotte; altre due vittime decisero a denunciare gli abusi sessuali subiti in tenera età, metabolizzando e realizzando la personalità subdola, persuasiva e plagiante dell’uomo, che induceva le minori a fidarsi di lui e, in taluni casi, ad intraprendere relazioni fisiche.

Grazie alle dichiarazioni ed alle fotografie che le ragazzine hanno mostrato, gli investigatori hanno ricostruito tutti i viaggi e i luoghi clandestini utilizzati dall’orco per gli incontri di natura sessuale con le minori, che avvenivano anche fuori regione.
L’uomo spesso le portava in motel scovati nel vicino Piemonte. Le spacciava per parenti, probabilmente, perché dalle strutture nell’arco di almeno tre anni non è mai giunta alcuna segnalazione.
L’uomo, che inizialmente negava, alla mala parata ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali con le ragazzine, ma soltanto quando avevano più di 14 anni, un’età in cui la norma indica un abuso più lieve. Le prove contro di lui erano però così schiaccianti che il gup l’ha condannato a otto anni (con rito abbreviato, quindi con pena già scontata di un terzo) e destinato un risarcimento alle parti civili da definire in sede civile.