«Abbiamo scelto l’ottimismo». Unito alla straordinaria capacità di adattarsi al mercato e, naturalmente, a una produzione ad altissimo livello che ha portato il gioiello di via Unione a Oltrona al Lago, piccola frazione di Gavirate, dalle pipe a fare affari con Fiat, Mercedes e Paul & Shark.
La Fratelli Rovera Massimo & Maurizio snc vanta un know how formato da una storia familiare lunga un secolo. La storia inizia dalle pipe in legno pregiatissimo realizzate dal nonno. «Nonno Massimo» raccontano i due fratelli di 41 e 42 anni. «A farlo, in realtà, erano 12 fratelli: una dinastia tra Oltrona e Groppello». Il padre Mauro ha continuato l’attività. Ma per poco: l’arrivo sul mercato in forma massiccia e accessibile delle sigarette ha penalizzato il settore delle pipe.
A questo punto la prima evoluzione, la discesa in campo di quella capacità di adattarsi al mercato che ha fatto dell’azienda di Gavirate un punto di riferimento. «L’attività fu estesa all’oggettistica – raccontano i fratelli Rovera – A corredo della pipa si iniziò a lavorare per il settore della moda, in particolare bottoni di alto pregio. Quello della cosmetica, con i pennelli da barba di Omega, e quello dell’automotive». Una produzione conto terzi che soddisfa marchi come Audi, Mercedes, Fiat e Alfa Romeo. Ma la crescita non era ancora finita. La terza generazione Rovera comprende, ancora una volta, il cambiamento del mercato.
E comprende qual è oggi lo straordinario capitale aziendale: il know how. «Il nostro bene maggiore – spiegano intitolati – Inimitabile e prezioso». Ed è quello che è stato messo con successo sul mercato con prodotti customizzati: non consulenze ma collaborazioni su tantissime piccole commesse che implicano la lavorazione del legno di pregio. E tantissimi sono i campi di azione a disposizione. Un esempio? Quello musicale: la Fratelli Rovera può operare su chitarre come su organi.
Accanto a questi lavori di artigianato artistico, ci sono poi le lavorazioni automatiche o semi automatiche realizzate per i grandi marchi. Anche nel settore della verniciatura particolare, ad esempio eseguita su Fiat Stilo per i pomelli dei cambi e i cruscotti. I due fratelli hanno investito buona parte del patrimonio familiare per mantenere l’azienda viva.
«Scommettiamo sul quotidiano- concludono – Puntiamo su know how, flessibilità, alta qualità e soluzioni ad hoc per il cliente. Questo territorio ha un grande patrimonio artigianale e industriale: mostriamolo. Smettiamola di restare nascosti: è ora di valorizzare quello che sappiamo fare al meglio».
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