Luino, altro colpo al muro Il lungolago è quasi libero

LUINO «Dopo la griglia in ferro, sarà la volta del muro». Così il sindaco Andrea Pellicini ha annunciato, ieri mattina, la prosecuzione dei lavori di completamento del Parco a Lago. Che, dopo aver visto lo smontaggio della copertura di quella che inizialmente avrebbe dovuto essere il parcheggio coperto e che sarà trasferita a Voldomino dove servirà per la costruzione di un ricovero dei mezzi comunali, si concentreranno ora nella demolizione di gran parte della struttura della scalinata a lago, ovvero “il muro”.

La struttura sarà letteralmente tagliata fino ad un’altezza compresa tra i 60 e i 90 centimetri. Gli elementi restanti, infatti, saranno così riconvertiti in sedute e pedane a lago. Mentre l’area verde continuerà anche in questa porzione, quella più a ridosso della sede del Circolo Avav. Con una discesa in legno che rappresenterà una sorta di piazza polifunzionale affacciata sul Lago Maggiore «Andremo così a completare – ha chiarito il primo cittadino – la variante di progetto approvata dalla giunta. Rispettando così gli impegni presi in campagna elettorale. Perché finalmente ridaremo la possibilità ai luinesi di godersi senza più ostacoli la visuale del Verbano da via Veneto e via XXV Aprile».

I lavori, che scatteranno lunedì, garantiranno così il completamento dell’area verde in sessanta giorni. «Ovvero prima dell’estate – ha sottolineato il sindaco -. Avremmo comunque voluto iniziare prima questa fase di completamento ma alcuni problemi organizzativi dell’impresa appaltatrice non ce ne hanno dato la possibilità. Per la bella stagione l’area sarà però totalmente fruibile». Vista lago compresa. «Sento di aver mantenuto la parola data in campagna elettorale – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici, Alessandro Barozzi, che ieri è tornato al muro mazza da muratore alla mano insieme al sindaco –

anche perché quella che ho portato avanti è stata semplicemente la volontà della popolazione. Certo non è stato facile, complice la difficoltà di gestire le lungaggini burocratico – ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Grazie pure al contributo del dirigente del settore Lavori pubblici, Franco Facchini e del segretario comunale, Francesco Tramontana». Per sindaco e assessore la missione è quasi compiuta. «Perché potremmo dire di essere riusciti a liberare il lungolago da questa barriera visiva insopportabile – concludono – Ci siamo sempre impegnati in questa direzione, ora il traguardo si avvicina».

b.melazzini

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