LUINO – «Siamo strozzati dal patto di stabilità». Così il sindaco di Luino, Andrea Pellicini, commenta con uno sfogo amaro la manovra di aggiustamento dei conti comunali. Per colmare l’ulteriore taglio dei trasferimenti statali, di circa 600 mila euro e soprattutto consentire all’amministrazione di rispettare il patto di stabilità, si è ricorso infatti all’aumento dell’Imu. L’aliquota sull’abitazione principale salirà così dal 4,5 al 5 per mille e dovrebbe assicurare una maggiore entrata di 200 mila euro. L’aliquota invece sulla seconda casa passerà dall’8,6 al 9,1 per mille con un gettito stimato di oltre 400 mila euro.
«Si tratta certamente di una scelta difficile, che non avremmo mai voluto fare, ma che siamo stati costretti ad attuare – chiarisce il sindaco Andrea Pellicini – proprio per non violare il patto di stabilità. Un provvedimento assurdo che ti costringe a non spendere oltre una certa determinata soglia delle tue entrate. È una vergogna. Specialmente quanto leggi degli sprechi delle Regioni e di tutti quei soldi buttati in festini greco-romani».
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b.melazzini
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