Luino, Artoni in corsa per la poltrona a sindaco. Il suo appello all’unità del centrodestra

Con questa candidatura Artoni (in una foto d'archivio) segna l’avvio della competizione per le amministrative del 2026

LUINO – «Signore e signori, si parte». Con queste parole l’avvocato Furio Artoni ha ufficializzato la sua discesa in campo per la corsa a sindaco di Luino. La decisione arriva dopo settimane di confronto interno nel centrodestra e dietro un appello forte «nel nome dell’unità del centrodestra», come ha dichiarato lo stesso Artoni.

«Quando i partiti del centrodestra rispondono ufficialmente senza indicare un candidato, quando approvano un programma salvo poi dimenticare la questione dei frontalieri, centrale per una città di confine come Luino, allora è chiaro che qualcuno deve prendersi la responsabilità di fare il primo passo», ha detto Artoni che ha aggiunto: «Ho preso questa decisione nel nome di una coalizione seria, coesa, capace di governare. Non di un arcipelago di sigle che navigano ognuna per conto proprio». Nel suo programma emergono alcune priorità ormai definite: «Sicurezza, sanità, frontalieri, economia di confine, giovani e decoro urbano» sono i temi su cui Artoni intende puntare. Per lui «una città pulita, ordinata, curata è il biglietto da visita di una comunità che ha rispetto di sé».

Nel messaggio rivolto alla coalizione Artoni ha affermato: «Che siate di un partito nazionale o di una lista civica, che abbiate una tessera in tasca o solo le idee in testa, costruiamo insieme un unico fronte per governare Luino in modo adeguato». E ancora: «Chi mi conosce sa che non sono un politico di professione. Sono un uomo che ha lavorato, che conosce il territorio, che a 60 anni si mette a disposizione non per ambizione ma per servizio. Niente giochi di palazzo, niente spartizioni: prima Luino, poi noi».

Resta da vedere quali partiti e liste civiche si uniranno al suo progetto e quali accordi verranno definiti nei prossimi confronti.