Luino, lei la accoglie in casa In cambio viene rapinata

LUINO – Rapina la buona samaritana che l’aveva accolta in casa: condannata a due anni e 800 euro di multa. La sentenza pronunciata questa mattina dal giudice varesino Stefano Sala in costituzione monocratica in accoglimento di quanto chiesto dall’accusa sostenuta dal pubblico ministero d’udienza Aldo Macciani.

Il fatto risale al novembre 2007, a Luino, e vede protagoniste due coetanee, due donne che oggi hanno entrambe 53 anni. Due donne che sono l’opposto l’una dall’altra; la rapinatrice, di Luino, dove aver riconosciuto nella vittima doti di estrema umanità. Perché in quella fredda serata di novembre mentre sostava alla fermata del bus tra tanta gente ha avvicinato proprio quella signora dall’aria tranquilla che questa mattina ha ripetuto tutta la vicenda in aula confermando le accuse.

La rapinatrice ha iniziato a raccontare alla vittima una storia pietosa, le sue difficoltà nel trovare qualcosa da mangiare, l’impossibilità di trovare un lavoro, il freddo delle notti da senza tetto, l’indifferenza degli altri che la feriva così tanto. E la vittima si è lasciata commuovere tanto da invitare

la sedicente senza tetto in casa sua proponendole un pasto caldo e un letto morbido dove trascorrere la notte. Arrivate a casa la gentile ospite cucina la cena come promesso; poi ha un ripensamento sull’accogliere la sconosciuta per la notte: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.

A quel punto, però, è troppo tardi, la senza tetto si rivela per ciò che è aggredendo la malcapitata, spintonandola e maltrattandola arrivando a minacciarla di morte strappandole di mano il cellulare con violenza prima di fuggire. La vittima denuncia e l’indagine coordinata dal pubblico ministero Agostino Abate porta all’identificazione della vittima. Ieri la condanna; soddisfazione alla vittima che ha però da quel giorno ha abbracciato la disillusione.
S.Car.

b.melazzini

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