Luino, stoccata del centrosinistra “Parco a lago? Gente ignorata”

LUINO  «Sarebbe stato necessario e coerente definire prima la progettazione globale dell’area che da piazza Libertà arriva al parco a lago e poi “ritoccare” la parte del  “muro”». Così il centrosinistra luinese (formato da Sel, Pd e Luino futura) interviene nel dibattito legato alla delibera di giunta con cui sono state disposte le modifiche al progetto del parco a lago, tema caldo delle ultime settimane e dell’intera campagna elettorale. «L’esecutivo – chiariscono Rosaria Torri, capogruppo di Luino futura e Diego Intraina di  Sinistra Ecologia e Libertà – in tutto questo anno e mezzo di gestione, s’è fatto inutilmente tenere sotto scacco da una parte della minoranza sulle questione del danno erariale, nonostante, più volte, avessimo consigliato di verificare legalmente il problema. Con tutta la consueta calma hanno così ordinato una perizia legale, negando ai cittadini l’uso dell’intera opera, per venire a scoprire che la variante in corso d’opera costituisce un’attività legittima. Ma non era difficile capire che, se ci fossero stati, in caso di demolizioni parziali, gli estremi per individuare un danno erariale, già l’amministrazione Mentasti sarebbe stata in difetto». Ma il problema legale, per il centrosinistra, ha

portato «gli amministratori a dimenticarsi o a rinunciare al coinvolgimento dei cittadini visto che addirittura il consiglio comunale è stato ignorato, ritornando nella situazione di dover subire un progetto, con importanti modifiche, ma senza sostanziali miglioramenti». Senza contare il fatto che «proprio l’ingenua paura di incorrere nell’inesistente danno erariale, li ha obbligati alla ricerca di un possibile costoso oggetto da 260mila euro, dove riposizionare le putrelle del pergolato dal valore di 58mila euro». Ovvero il nuovo deposito per i mezzi comunali. «Progetto che solo qualche mese fa – proseguono dal centrosinistra – non era nemmeno menzionato nel piano triennale delle opere pubbliche». Per il centrosinistra, invece, si potrebbero percorrere altre strade. «Come aspettare qualche mese per verificare, a Piano di governo del territorio in corso, se possono nascere opportunità meno onerose e nel frattempo utilizzare come deposito altri spazi vuoti a disposizione anche in semplice affitto. Come anomala e contraddittoria la decisione di bandire un concorso d’incarico progettuale per la parte inerente il tratto Serenelle – Porto Vecchio, dimenticandosi la ben più urgente e strategica area che inizia da piazza Libertà e arriva fino al parco a lago».

b.melazzini

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