LUINO – Musica come terapia per i pazienti psichiatrici. Musica come apertura. Delle strutture che si prendono cura di loro ai familiari e a tutti i cittadini. Musica come occasione di incontro finalizzato ad abbattere pregiudizi e barriere.
Per questo dopodomani, venerdì, alle 10.30, nell’aula polifunzionale del Centro Diurno Luvino (dall’antico nome di Luino) di Villa Maria nell’area dell’ospedale di Luino si esibirà la «Coco Band». Sarà infatti lo spumeggiante duo vocale che, senza l’utilizzo di strumenti, solo con le loro voci, affronta un repertorio di canzoni italiane (da Celentano a Buscaglione) con un’interpretazione ironica e brillante, a animare la giornata.
«La scelta di effettuare il concerto in una struttura psichiatrica – commenta il dottor Isidoro Cioffi, direttore della psichiatria del Verbano – nasce dalla convinzione che mettendo in comune uno spazio fisico, il Centro Diurno Luvino, e uno spazio metaforico, quello della cultura, patrimonio collettivo, è possibile ritrovare l’uomo nella dignità della sua completa interezza restituendo ad esso, tra l’altro, le sue aree relazionalmente funzionanti, altrimenti negate dalla parcellizzazione istituzionale tra sano e ammalato».
Ma non solo. Perché le note e le canzoni diventano anche strumento di socialità: rappresentando l’opportunità di conoscere da vicino il centro e le sue attività. «Così il Centro Diurno per pazienti psichiatrici – aggiunge il dottor Riccardo Bianco, psichiatra del Verbano – diventa luogo di cultura liberamente frequentato dal pubblico esterno allontanando il pregiudizio nei confronti della cosiddetta follia e riconnettere i degenti al tessuto sociale e viceversa».
I protagonisti saranno così i due componenti della Coco Band. Che nasce dal desiderio di Costanza Sansoni di cantare canzoni italiane all’insegna dell’ironia e di farsi accompagnare da un insolito ed essenziale artista Oskar Boldre che, oltre a curare gli arrangiamenti, usa la voce come strumento imitando contrabbasso, tuba, e tromboni.
Alessio Pagani
b.melazzini
© riproduzione riservata