Luino, terminata la maxi esercitazione di soccorso “Odescalchi”

Esercito Italiano e Svizzero, Aeronautica Militare, Vigili del Fuoco e Protezione Civile hanno testato le loro capacità di intervenire congiuntamente in caso di emergenza

Si è conclusa oggi l’esercitazione di soccorso transfrontaliera denominata “Odescalchi 2022“. Concepita dal Comando Truppe Alpine dell’Esercito e pianificata di concerto con l’Esercito Svizzero, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il sistema di protezione civile di Regione Lombardia e finalizzata a testare le procedure e le capacità necessarie a garantire in ogni situazione una risposta efficace e coordinata.

La giornata è iniziata alle 9.00 in piazza Risorgimento a Luino, con la deposizione di una corona presso il monumento in onore ai Caduti, alla presenza delle sezioni territoriali degli Alpini, del Consigliere Regionale Giacomo Cosentino, del Presidente della Comunità Montana Simone Castoldi, del Vice Presidente della Provincia Alberto Barcaro, del Sindaco di Luino Enrico Bianchi e di alcuni Sindaci di Comuni limitrofi.

LE ATTIVITA’ SVOLTE

Nelle due settimane di intense attività addestrative che hanno preceduto la giornata odierna gli uomini e le donne coinvolti hanno avuto modo di simulare situazioni di complessa gravità per testare la funzionalità del sistema di gestione delle emergenze.

In particolare, nei comuni di Luino, Maccagno e Colmegna unità dell’Esercito Italiano, dell’Aeronautica Militare, dell’Esercito Svizzero, della Protezione Civile e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco hanno operato in stretta sinergia nella simulazione di attività di soccorso e di ripristino della normalità a seguito di eventi calamitosi comportanti rischio idrogeologico e di incendio boschivo.

L’Aeronautica Militare ha partecipato con un elicottero HH-139A in attività di ricerca e soccorso aereo con l’obiettivo di consolidare la capacità dell’Aeronautica Militare di pianificare e condurre, sinergicamente alle altre componenti civili e militari nazionali e straniere partecipanti, operazioni di soccorso aereo complesse a seguito di un incidente su terra.

Vari assetti ad elevata specializzazione del Corpo dei Vigili del Fuoco hanno effettuato missioni di monitoraggio del fronte di fiamma dell’incendio boschivo, localizzazione di dispersi, evacuazione di emergenza di personale infortunato e di civili mediante impiego di natanti.

LE FORZE IN CAMPO

L’Esercito Italiano ha schierato complessivamente più di 250 militari provenienti principalmente dalle Truppe Alpine e in particolare dalla Brigata Alpina Taurinense (32° Reggimento Genio Guastatori, 2° Reggimento Alpini, Reggimento Logistico e Reparto Comando e Supporti Tattici). A garantire l’efficienza delle telecomunicazioni, fattore di fondamentale importanza laddove si parli di cooperazione, gli specialisti provenienti dal 2° Reggimento Trasmissioni.

I pontieri del 2° Reggimento della Brigata Genio hanno invece assicurato, in sinergia con i colleghi pontonieri svizzeri, la movimentazione di uomini, mezzi e materiali di soccorso via lago, impiegando i propri traghetti realizzati con materiale da ponte galleggiante motorizzato (PGM).

Fondamentale altresì il supporto dell’Aviazione dell’Esercito italiano e Svizzero, oltre alla partecipazione del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, che, quale componente fondamentale del servizio nazionale della protezione civile, ha assicurato anche in questa occasione gli interventi di soccorso tecnico, di ricerca e salvataggio.

Tutte le operazioni di soccorso sono state costantemente monitorate dal Centro Operativo Misto (COM) di Luino, braccio operativo della Prefettura di Varese, con il compito di coordinare tutti i Centri Operativi Comunali (COC) insistenti nell’area interessata. Attività questa che ha visto protagonista in prima persona anche il Prefetto di Varese, Dott. Pasquariello.

A partire dal primo pomeriggio, alla presenza del Vice Presidente del Consiglio Regionale di Regione Lombardia, Dottoressa Francesca Attilia Brianza, del Prefetto di Varese, Dott. Salvatore Rosario Pasquariello, del Comandante delle Truppe Alpine Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba, del Comandante della Divisione Territoriale 3 dell’Esercito svizzero Divisionario Lucas Caduff, e dei rappresentanti delle comunità locali, hanno avuto luogo le fasi finali dell’esercitazione.