Il Comune di Luino valuta una class action contro Poste Italiane. Tutto a causa dei disservizi che si verificano in città. Con una lettera indirizzata al Direttore di Poste Italiane di Varese Vincenzo Manzolillo, il sindaco Andrea Pellicini arriva, infatti, ad ipotizzare un’azione collettiva di responsabilità contro le poste per la situazione in cui versa l’ufficio centrale di Luino dopo la soppressione dell’Ufficio di Creva. La chiusura della sede periferica, infatti, ha fatto sì che gli oltre 3.000 residenti della frazione si riversino nella sede centrale, portandola vicino al collasso, nonostante l’impegno e la professionalità dei dipendenti.
«Non è possibile che per spedire una raccomandata, e lo dico perchè l’ho sperimentato ieri sera, una persona debba attendere mediamente un’ora, sacrificando così tempo prezioso per il proprio lavoro o semplicemente per il proprio svago – commenta Pellicini -. Ciò si traduce in un evidente peggioramento della qualità della vita dei cittadini e in un ulteriore costo del lavoro per imprese e professionisti, costretti a distaccare i loro dipendenti per lungo tempo in attesa all’Ufficio Postale». Questo pesante disagio «potrebbe provocare una grave implosione proprio nel prossimo periodo estivo, quando la Città ospita anche molti turisti». Così il primo chiede alla Poste, «di voler intervenire con urgenza, implementando l’organico del personale». In caso contrario, conclude, «laddove questa situazione di disservizio dovesse perdurare, stiamo pensando di intraprendere una azione legale collettiva per reclamare i danni che i cittadini luinesi ogni giorno sono costretti a subire».
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