LUINO – A meno di un anno dalle elezioni comunali, a Luino il panorama politico è ancora confuso. Nessun nome ufficiale, nessuna investitura formale. Solo molti nomi e altrettanti dubbi. Lo scenario più concreto? Un centrodestra diviso e un centrosinistra in alto mare.
Centrodestra: Pellicini c’è, ma la coalizione no
Il nome caldo è quello di Andrea Pellicini, ex sindaco per dieci anni e oggi deputato di Fratelli d’Italia. È considerato il candidato ideale, forte di esperienza, notorietà e consenso. Ma resta un ostacolo enorme: l’assenza di unità nel centrodestra.
«Se il centrodestra si fosse presentato unito, la volta scorsa non avrebbe perso – si dice nei corridoi politici –. E se lo facesse ora, vincerebbe a mani basse».
Pellicini, uomo del dialogo, sembra pronto a scendere in campo. Ma se dovesse farsi da parte, restano sul tavolo i nomi dell’ex assessore Dario Sgarbi e di Pierfrancesco Buchi. Tuttavia, senza convergenza tra le anime della coalizione, è probabile che al via della campagna elettorale ci siano almeno due o tre liste di area centrodestra, con candidati diversi e strategie divergenti.
La mina vagante: Furio Artoni
Una candidatura pressoché certa è quella dell’avvocato Furio Artoni, outsider della scorsa tornata, oggi determinato a riprovarci. Autore di iniziative come gli “Stati Generali del centrodestra” e di una singolare campagna social per cercare un candidato, Artoni punta a ritagliarsi uno spazio alternativo.
Politicamente orbiterebbe in ambienti “vannacciani”, e la sua lista potrebbe diventare un laboratorio politico nazionale in chiave 2027, secondo alcuni osservatori. Il suo ritorno in scena rischia di frammentare ulteriormente l’area di destra, rendendo più difficile un fronte compatto.
Centrosinistra: Bianchi tentenna, spunta Serena Botta
Anche il centrosinistra non se la passa meglio. Il sindaco uscente Enrico Bianchi non ha ancora deciso se ricandidarsi, nonostante il Partito Democratico spinga per un suo bis. In caso di passo indietro, le alternative scarseggiano.
La vicesindaca Antonella Sonnessa avrebbe già declinato – o, quanto meno, non si è mostrata convinta. Ecco allora che spunta la sorpresa Serena Botta, attuale assessora che si è distinta per impegno e risultati. Per alcuni, è l’“underdog” che potrebbe incarnare una candidatura fresca e di continuità allo stesso tempo.
Nessun candidato sotto l’ombrellone
La verità è che, almeno fino a settembre, nessuno scioglierà le riserve. Troppe incertezze, troppe divisioni, troppe partite ancora aperte. Intanto, qualcuno ironizza:
«Ci sono più candidati che fasce tricolore».
Luino aspetta. Ma la partita è appena cominciata. E, vista la situazione, sarà una corsa a ostacoli per tutti.