L’ultimo ballo del Profeta vale oro: Elia Viviani chiude la carriera con il trionfo mondiale in Cile

Il ciclismo saluta il grande campione azzurro dopo 16 anni di carriera. L'atto finale è una grande vittoria ai Mondiali di Santiago

SANTIAGO DEL CILE – Un mantello bianco con la scritta “The last dance – Il Profeta” stampato sulla schiena. Ha festeggiato così Elia Viviani sul podio di Santiago del Cile dopo l’oro nell’eliminazione conquistato alla sua ultima gara dopo 16 anni di carriera. “Per la prima volta oggi mi sono scoperto clamorosamente nervoso, non mi era mai successo. Poi mi sono concentrato sulla gara.

Devo ringraziare la federazione che mi ha permesso di venire comunque a questo mondiale. Ho finito come avevo sognato. Non potevo pretendere di più da me stesso, quando riesci ad ottenere risultati e toccare con mano il livello che ho raggiunto è qualcosa di fenomenale. Grazie a tutti e a tutto il mondo del ciclismo”, ha dichiarato il pistard azzurro con un velo di commozione.

La Federciclismo saluta Elia Viviani: “Grazie!”

“A nome di tutto il movimento ringrazio Elia Viviani per quello che ha dato al nostro ciclismo. Quando un grande campione appende la bici al chiodo è sempre un momento particolare. Ci consola sapere che Elia resterà nel nostro mondo”. Così il presidente della Federciclismo Cordiano Dagnoni celebra Elia Viviani dopo la medaglia d’oro conquistata nell’Eliminazione ai Mondiali di ciclismo su pista in Cile, ultima gara della sua carriera. “Avremo tempo, insieme, di programmare il futuro. Oggi è il giorno di festeggiare questo nuovo titolo mondiale in una gara entusiasmante, ma anche dei saluti e dei ringraziamenti. Non credo che ci possano essere parole migliori di un semplice, sincero, sentito ‘grazie’, per tutti questi anni e per quello che ci hai fatto vivere oggi!”, ha aggiunto. “Il bilancio complessivo dei mondiali è positivo. Le due medaglie d’oro e quella di bronzo nella madison migliorano il bottino dello scorso anno. Abbiamo un settore femminile che continua a vincere e tanti giovani su cui programmare il futuro. Il cammino verso LA2028 è iniziato”, ha concluso Dagnoni.