Pomeriggio dei lunghi coltelli in casa Sea. Dopo cinque ore, l’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2012 (con l’astensione di F2i) e nominato il nuovo Cda con cinque membri del Comune di Milano (Pietro Vitale Modiano, Salvatore Bragantini, Susanna Zucchelli, Mario Anastasio Aspesi, Susanna Stefani) e due del fondo (Renato Ravasio e Mauro Maia). «Non c’è alcun motivo per non ricandidare Maia e Ravasio (accusati di aggiotaggio nella mancata quotazione della società aeroportuale in Borsa, ndr) perché essere indagati non significa essere colpevoli», ha commentato Vito Gamberale, ad di F2i.
Approvato anche un taglio complessivo del 30% dei costi del Cda. Il nuovo presidente percepirà 200mila euro, il vicepresidente 50mila e i consiglieri 30mila euro. Ma le nomine non ci sono ancora. Il Cda è rinviato a domani alle 15 e manca ancora un accordo sulle deleghe. Il comune di Milano vorrebbe Modiano capo azienda, non presidente di facciata, ed F2i, socio al 44 % di Sea, potrebbe accettare non senza contropartite.
Intanto ieri a Linate, tra Vito Gamberale e il presidente uscente di Sea Giuseppe Bonomi sono volati gli stracci. Durissimo l’intervento dell’ad del fondo in Assemblea: «Il bilancio rappresenta una sintesi primaria della gestione di una società, di conseguenza, F2i non poteva approvarlo visto che parecchie cose
nella gestione non le abbiamo condivise». La gestione di Sea «enz’altro non ha fatto dell’oculata spesa un fine quotidiano» ha sottolineato Gamberale puntando il dito anche su«retribuzioni anomale, nettamente le più alte e distorte rispetto al settore, non essendo Sea nemmeno la più grande società aeroportuale (26.000 passeggeri contro i 42.000 di Adr)».
Di rimando Bonomi: «Chi fa il mio mestiere, come il suo (riferendosi a Gamberale) si giudica dai risultati. Quest’anno abbiamo fatto +22% di utili. Negli ultimi 3 anni +16,7% di ricavi». Dopo sette anni al timone di Sea «lascio una societa’ sana». Inflessibile Gamberale su SeaHandling: «E’ un problema che dura da 6 anni e va affrontato rapidissimamente non limitandosi ad attendere l’esame di merito. Come fa un management attento a non essere consapevole che sta maturando una sentenza simile?Ci sono ancora le condizioni per difendere una SeaHandling al 100% partecipata da Sea»
© riproduzione riservata