Non solo Fiumicino nelle intenzioni di Alitalia.
Le linee guida del nuovo piano industriale 2013 -2016 presentate ieri a Roma dal nuovo amministratore delegato di Alitalia, il varesino Gabriele Del Torchio, delineano qualche sorpresa anche per Malpensa.
Shanghai, Abu Dhabi e Osaka, sono le destinazioni in programma dallo scalo nostrano nell’arco dei prossimi tre anni, oltre allo sviluppo di mete non comunitarie di medio raggio. Uno l’obiettivo di fondo per Alitalia: recuperare la produttività dell’azienda consentendole di mantenersi sul mercato in modo efficiente e profittevole. La scomessa di Del Torchio è lanciata. «Con questo Piano il Gruppo vuole rispondere al meglio alle evoluzioni del mercato del trasporto aereo che,
negli ultimi anni, ha visto una forte riduzione del traffico sul comparto domestico, a fronte di una crescita sulle direttrici internazionali e intercontinentali, in particolare verso Europa dell’Est, Nord e Sud America, Medio ed Estremo Oriente», ha dichiarato il manager. Il Piano prevede un incremento dei ricavi da attività all’estero che già oggi pesano per oltre il 50% sui ricavi totali del Gruppo «facendo di Alitalia», scrive la compagnia in una nota, «una delle principali aziende italiane che contribuiscono al bilancio valutario del nostro Paese».
Per l’aeroporto in provincia di Varese, significa destinazioni non comunitarie come Il Cairo, Tunisi, Mosca e Tirana. E’ questa la prima linea strategica evidenziata dal manager varesino nell’ambito dell’offerta di breve – medio raggio in brughiera, mentre Fiumicino resta l’hub indiscusso di Alitalia e Linate non smette di essere strategica, tanto da sostituire coppie di slot della tratta Roma-Milano-Roma con nuovi collegamenti point to point internazionali «che consentiranno ad Alitalia di soddisfare al meglio le esigenze della clientela del Nord Italia, in particolare quella che viaggia per affari». La possibilità di sviluppare connessioni intermodali tra trasporto aereo e alta velocità ferroviaria, spingerebbe inoltre Alitalia a preoccuparsi un po’ meno della presenza di easyJet sulla “super” tratta Linate-Fiumicino. E forse non è un caso che la nuova missione di Alitalia sia: «Orgogliosi di mostrare il meglio del nostro Paese appassionatamente».
Gli obiettivi economico-finanziari di piano puntano a un Ebit industriale positivo già nel secondo semestre dell’anno in corso, un sostanziale pareggio del margine operativo nel 2014 per arrivare a un utile nel 2016. Malpensa è della partita e stavolta non puntando su Air One ma su Alitalia.
© riproduzione riservata