L’utopia e i poeti Il regno del sogno sia la nostra forza

Finché ci sarà il lavoro pagato a tempo e non a progetto o prodotto, finché ci saranno “datori di lavoro” anziché “clienti”, e “dipendenti stipendiati” anziché “fornitori o consulenti a contratto”, la realtà sarà sempre quella attuale, miserabile, mortificante, sbilanciata e senza speranza per il cosiddetto lavoratore.

Ma prima o poi, il mitico Sol dell’avvenir sorgerà su un mondo del lavoro fatto di soli clienti e fornitori, dove su accordo delle parti si pagherà, sempre e solo, la fornitura o la consulenza o il prodotto e non più il tempo di nessuno.

Una situazione di libertà e rischio d’impresa per tutte le parti in causa, senza più dipendenti, livelli, stipendi, superminimi, sindacati, ferie pagate e altre facezie simili, ma dove tutti saranno normali imprenditori e padroni di se stessi. Per fortuna si può ancora sognare e a me piace tanto farlo.

Guido Martinoli

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