Città del Vaticano, 10 ott. (Apcom) – Le persecuzioni dei cristiani in Iraq e in altri paesi del Medio Oriente. Il rischio che le terre dove nacque Gesù Cristo assistano all’esodo dei cristiani, ma anche l’afflusso nella regione – e la difficile integrazione – di lavoratori cristiani dalle Filippine, dall’India o da altri paesi dell’estremo Oriente. Ancora, i rapporti con popolazioni a maggioranza musulmana, gli scontri con gruppi islamisti radicali, le frizioni con il mondo israeliano, la difficile convivenza con altre ‘famiglie’ cristiane. E poi l’Iran di Ahmadinejad e i negoziati di pace israelo-palestinesi.
E’ questo il panorama geopolitico in cui si iscrive il sinodo per il Medio Oriente che verrà inaugurato oggi dal Papa con una messa mattutina a San Pietro e si concluderà il prossimo 24 ottobre.
La finalità dell`assemblea speciale per il Medio Oriente è prevalentemente pastorale”, ha precisato il segretario generale del sinodo, mons. Nikola Eterovic. “Pur non potendo trascurare il quadro sociale e politico della regione, l`Assise sinodale ha soprattutto finalità ecclesiale”.
Aqu-Ska
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