Città del Vaticano, 3 giu. (TMNews) – Benedetto XVI e il presidente palestinese Abu Mazen hanno ribadito “l’urgenza di una soluzione durevole” che garantisca tra l’altro la soddisfazione delle “aspirazioni legittime” palestinesi a uno “stato indipendente”. Lo ha indicato un comunicato della Santa Sede.
“Un accento particolare è stato posto sulla necessità urgente di trovare una soluzione equa e duratura al conflitto tra israeliani e palestinesi, in grado di garantire il rispetto dei diritti di tutti, dunque la realizzazione delle aspirazioni legittime del popolo palestinese a uno stato indipendente”, secondo il comunicato pubblicato dal Vaticano, al termine di una riunione di venti minuti tra il capo della chiesa cattolica e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese. “Si è nuovamente ribadito che lo stato di Israele e lo stato palestinese devono vivere nella sicurezza, in pace con i loro vicini, e nelle frontiere riconosciute a livello internazionale”, ha aggiunto il Vaticano.
La Santa Sede ha esortato le parti a “un’apertura alla riconciliazione”. Il conflitto israeliano-palestinese è una preoccupazione costante di Benedetto XVI, che aveva già caldeggiato la creazione di due stati in occasione del suo viaggio in Terra Santa nel maggio 2009. La situazione delle comunità cristiane nei territori palestinesi e in Medio Oriente in generale è stato l’altro tema affrontato. “E’ stato menzionato il loro contributo insostituibile alla costruzione della società”, ha sottolineato il comunicato.
Nella regione nativa di Cristo, i cristiani non rappresentano più dell’1,5 per cento della popolazione totale di Israele e dei Territori palestinesi. Nel 19esimo secolo rappresentavano almeno il 25 per cento.
Fco
© riproduzione riservata