Mia moglie, nel corso del tempo e pezzetto per pezzetto, ha costruito un bellissimo presepe, grande, con tre bei monti dietro la capanna del bambino. Tante statuine, pastori, pecore, artigiani casette con scene di vita quotidiana.Quest’anno in tempi non sospetti, metà novembre, ha deciso di ridurre il presepe, perché ormai troppo ingombrante e perché i figli sono diventati grandi. Ha deciso di togliere due monti. C’è
un bel presepe, però con un monte solo. Così facendo ha eliminato due casette, due pastori, tante pecore, due carrettieri, un panettiere, dieci ochette, un pescatore, una donna con bambino e tante altre figure. Questo nel presepe di mia moglie. Spero che nella realtà, la manovra di Monti non arrivi a questo. La storia del presepe dei “Tre Monti”, quest’anno diventato con un “Monti” solo, è vera.
Franco Longhi
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Cioè: sarà un Natale ridotto. Asciugato. Magro. É vero, e sarà l’anticipo di un anno difficile nel quale si prenderà concretamente atto della gravità della crisi che ci ha investito. Il percorso prevedibile è questo: il presidente del Consiglio accrediterà in Europa l’immagine di un’Italia decisa a cambiare, ed è quanto importa perché i mercati tornino a considerarci affidabili. Poi proverà a metter mano ad altre riforme, capaci di modificare la struttura dello Stato e di procurarci benefici nel medio e lungo periodo. Lì si misurerà il livello di sostegno dei partiti di centrodestra e centrosinistra al governo: per favorire il successo di tali riforme, dovranno mettere in conto un possibile insuccesso di consensi. Pdl e Pd correranno questo rischio? É difficile che lo corrano, soprattutto che lo corrano insieme. Dunque il premier dovrà abbassare il tiro, ma le sue quotazioni politiche potrebbero alzarsi al punto da investirlo della leadership d’un nuovo partito d’area centrista. E questo rappresenterà un rischio ancora peggiore per Pd e Pdl. Comunque lo si guardi, il tradizionale presepe politico non offre un profilo confortante alle sue belle statuine.
Max Lodi
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