Qui possiamo parlare di tutto, fare nomi di sostituti, immaginare un motivo per essere ottimisti dopo lo scempio di domenica scorsa. Ma la realtà è che c’è una sola domanda da farsi, anzi: da fare. Ma quanto è costata questa squadra? No, perché bisogna parlare chiaro. Negli ultimi mesi i due presidenti (Castelli e Coppa) hanno parlato in più occasioni e pubblicamente di un aumento del budget rispetto allo scorso anno. Quindi, capiamoci. Perché se questa squadra è costata di più rispetto a quella della stagione passata, allora siamo già autorizzati a dire che chi l’ha costruita ha commesso degli errori dei quali dovrà dare atto. Se invece i soldi messi a disposizione per la costruzione questa squadra sono di meno rispetto a quelli che aveva in mano
Vescovi nell’estate del 2014, allora vogliamo vederci ancora più chiaro. E alla prima domanda se ne aggiunge subito una seconda e poi una terza. Ovvero: perché, dato per assodato l’aumento del budget (che è stato dichiarato e non è stato mai smentito, quindi non è una cosa che ci siamo inventati noi), i soldi per costruire la squadra sono diminuiti? E ancora: dove sono i soldi “in più” finiti nelle casse della Pallacanestro Varese? Lo sappiamo, lo sappiamo che nel basket è impossibile pretendere di parlare di cifre (strana questa cosa: negli altri sport quando una squadra prende un giocatore si sa immediatamente quanto l’ha pagato e quanto gli dà al mese). Però noi ci proviamo lo stesso e rilanciamo. Quindi: allora, ma quanto è costata questa squadra?