Partiamo da un presupposto: Matteo Maccarelli potrebbe essere nominato sportivo dell’anno. Perché capitano e trascinatore di una squadra di leoni che ha realizzato il sogno di tornare in serie B. E perché è un ragazzo che nella vita di tutti i giorni fa l’antennista e, come tutti i suoi compagni, paga per giocare. In serie B.
E le storie come la sua, sono le più belle da raccontare. Ora è in vacanza dal rugby, ancora per poco, ma si tiene allenato prevalentemente in palestra. All’inizio della stagione mancano più di due mesi, ma la testa dei giocatori è già proiettata a quello che sarà da ottobre in poi.
Ci sarà da divertirsi, questo è sicuro, perché quando si parla di Rugby Varese, in fin dei conti, ci si diverte eccome. Ormai la Serie B, tanto inseguita, non è più un sogno.
È realtà, è dietro l’angolo, soprattutto per Maccarelli: «Io la Serie B l’ho già vissuta, e me la ricordo. Si complicano le cose, diventa tutto più difficile. Non tanto a livello tecnico, quanto più a livello fisico. Proprio per questo ci stiamo preparando al meglio in palestra. E poi siamo finiti in un girone molto tosto, con almeno tre squadre che puntano a salire, una che è scesa dalla Serie A. Insomma, ci sarà da combattere».
Serie B significa anche trasferte lunghe. Due a caso: Alghero e Capoterra, Sardegna: «Ad Alghero non ho mai giocato, a Capoterra sì, sono una bella squadra. Ci siamo sempre mossi in giornata per contenere i costi, ma è massacrante. Sarebbe bello riuscire ad andarci magari già dal sabato, ma verremo incontro alle esigenze della società. Se servirà, ognuno di noi metterà qualcosa di tasca propria, nei limiti del possibile. Ad Alghero poi ci andremo ad Aprile, magari ci scappa un bagno in mare, potrebbe fare già caldo in quel periodo. Sarà dura, ma il gioco vale assolutamente la candela. Abbiamo voluto così tanto questa Serie B che faremo volentieri anche dodici ore di pullman, e se servisse anche di più. Ne vale la pena. E che bello sarebbe se qualcuno del caldissimo tifo del Levi ci seguisse anche in Sardegna». Chissà cosa possiamo aspettarci dal Rugby Varese.
«Di sicuro sarà complesso ripetere la stagione scorsa, ci vorrebbe un miracolo. Il livello si alza, indubbiamente. Ma noi ci toglieremo delle soddisfazioni, di questo sono più che convinto. Dove possiamo arrivare non lo so, sono cose che si vedranno durante la stagione. Non abbiamo in termine di paragone al momento, non giochiamo la B da troppo tempo. Sarà fondamentale partire bene contro Novara, si vince la prima e poi si vola».