Mafia/ Giuseppe Graviano sceglie di non rispondere su Dell’Utri

Firenze, 5 mag. (TMNews) – E’ durato poco l’esame del giudice Nicola Pisano nei confronti di Giuseppe Graviano, al processo Tagliavia a Firenze. “Non ho mai conosciuto Vittorio Mangano”, ha risposto Graviano, già condannato come “organizzatore” degli attentati del 1993 a Firenze, Roma e Milano. Le smentite di Graviano sono state a 360 gradi e non hanno lasciato alcuno spiraglio. E ai pentiti che individuano in lui il capo del mandamento di Brancaccio manda

a dire: “”Rispetto le sentenze, finché non avrò la documentazione per dimostrare diversamente”. E così Graviano ha precisato di non aver mai conosciuto Francesco Tagliavia (“abitavamo nello stesso quartiere, ma lontani”) e di non aver mai avuto a che fare con Gaspare Spatuzza, Matteo Messina Denaro, Totò Riina e Leoluca Bagarella. Quanto al cofondatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri, Graviano non ha negato di conoscerlo e ha risposto: “mi avvalgo della facoltà di non rispondere”.

“Gaspare Spatuzza mi accusa solo perché ha combinato delle cose e per appropriarsi dei miei beni”, ha poi detto a proposito del pentito che gli rivolge le accuse più gravi: “Lo conosco da ragazzo, ma poi ognuno per la sua strada. Posto a confronto con me, si è contraddetto, si è smentito da solo”. Graviano ha quindi negato di aver partecipato alla riunione di Villa Santa Flavia dove si sarebbe organizzata anche la strage dei Georgofili.

Xfi

© riproduzione riservata