Mafia, il presidente delle Camere penali: “Il concorso esterno sia normativizzato”

Il penalista stigmatizza l'attuale sistema delle misure di prevenzione, che ritiene "in rotta collisione con i principi di legalità" (foto d'archivio)

PALERMO – “Il concorso esterno in associazione mafiosa dovrebbe essere normativizzato”. A dirlo è il presidente delle Camere penali Francesco Petrelli, che è interenvenuto al convegno in corso a Palazzo Steri a Palermo su “Mafie e antimafie oggi”. Il penalista stigmatizza l’attuale sistema delle misure di prevenzione, che ritiene “in rotta collisione con i principi di legalità sostanziale”.

I maxiprocesso ormai “fuori tempo”

Il presidente dell’Unione delle Camere penali critica poi la struttura dei maxiprocessi ormai “fuori tempo e disumanizzati, con un difensore che non ha alcuna reale collaborazione difensiva col cliente”.

Secondo Petrelli, “più si guarda all’antimafia sociale e meno l’idea del contrasto attinge a motivi retorici, più si sale verso la politica più il metodo si fa manicheo ‘o con noi o con la mafia’ e ciò arreca danno all’intero ordinamento perché il cosiddetto doppio binario danneggia l’intera idea del processo ed erode gli spazi di legalità processuale”.