VARESE I leghisti di Varese verso una verifica interna. La sezione del capoluogo si riunirà la settimana prossima per analizzare il risultato elettorale e fare le proprie considerazioni sull’esito del voto. E non mancano i mal di pancia tra dirigenti e militanti. Una questione scontata, dal momento che a Varese, nella corsa al Pirellone, la sezione si è divisa su due candidati, quello espresso ufficialmente dalla segreteria cittadina, Emanuele Monti, e Francesca Brianza, appoggiata da buona parte dei militanti. Ora, in democrazia vale la libera concorrenza. Se non fosse che una parte della militanza imputerebbe al segretario cittadino Marco Pinti di essersi concentrato troppo sulla campagna elettorale del candidato Monti, senza puntare, in maniera equidistante dai singoli concorrenti, al risultato del partito. In città, infatti, il risultato del Carroccio è inferiore alla media provinciale: del 15,34% contro il 16,26%. E la Lega, pur rimanendo sopra il Pdl, fermo al 14,22%, non è la prima forza della coalizione. Si è vista infatti passare avanti, pur per poco, la lista Maroni (15,36%). Il segretario provinciale
Matteo Bianchi, ha già fatto sapere di non avere intenzione di intervenire, riferendo che il dato sarà analizzato dalla sezione cittadina. A livello provinciale, infatti, i veri problemi, legati ad un drastico calo del consenso, sono concentrati in altre zone. In ogni caso, ci sarà qualche malumore a livello cittadino. Che potrebbe arrivare dall’area vicina all’assessore Fabio Binelli e al dirigente provinciale Gianluigi Lazzarini. E potrebbe sfociare, nel caso più drastico, anche nella richiesta di un congresso anticipato (il mandato di Pinti scadrà a settembre). Ma c’è anche chi getta acqua sul fuoco. Pur non prendendo le parti del segretario cittadino. «La cosa importante era una sola – spiega il dirigente cittadino Fabio Sandroni – Ovvero che Maroni diventasse governatore. Ci siamo attivati tutti per questo».Sul risultato non troppo positivo sulla città di Varese non si esprime. «Un aspetto di queste elezioni che tuttavia nessuno ha mai sottolineato abbastanza è che siamo riusciti non solo a resistere, ma a conseguire una vittoria, nonostante gli attacchi strumentali e continui che ci sono stati lanciati».
s.bartolini
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