Il recente caso della donna di Luino che ha finto di essere stata scippata per coprire le sue perdite al gioco e alla macchinette in particolare, ha fatto tornare alla ribalta anche nella zona dell’alto varesotto il grave problema della ludopatia. L’assemblea dei sindaci del Distretto di Luino, ha lanciato da qualche settimana il progetto “Proposte Azzardate”, di cui il Comune di Luino è il capofila; il primo step, è stato quello di raccogliere un po’ di dati sul fenomeno relativi al nostro territorio. I numeri emersi sono preoccupanti; nella zona sono presenti 111 locali dotati di macchinette, newslot e videolotteries, di cui il 92% è aperto fino a mezzanotte. Storie di gioco d’azzardo patologico andranno in scena al Teatro Sociale di Luino il prossimo 8 giugno, con ingresso libero. Lo spettacolo nasce da un soggetto di, medico responsabile del Sert di Saronno ed è frutto del suo incontro con situazioni di dipendenza patologica, esperienze quotidiane di anni a contatto con persone e famigliari con problematiche derivanti dal gioco d’azzardo patologico. La sceneggiatura è stata poi sviluppata da con la ricerca e le interviste ai giocatori anonimi,
ad alcuni gestori, a medici, a operatori che si occupano di gioco d’azzardo problematico e patologico. Alla fine dello spettacolo, seguiranno gli interventi di alcuni rappresentanti del gruppo giocato anonimi di Ponte Tresa, del responsabile Sert di Varese e degli operatori della cooperativa sociale Codici e della cooperativa Lotta contro l’emarginazione. Verranno presentati quattro minispot su lotto, gratta e vinci, slot e gioco on line, realizzati nell’ambito distrettuale di Saronno. L’obiettivo è aumentare l’informazione sui rischi del gioco d’azzardo patologico nella popolazione in generale e tra i giovani e gli anziani in particolare.«Saluto con piacere questo nuovo appuntamento con il progetto sul gioco d’azzardo patologico – afferma, sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca e presidente del Distretto luinese – per i Comuni si tratta di un passaggio importante per questa nuova povertà che finisce per costringere altre persone in difficoltà a bussare alle porte dei nostri servizi sociali». Non abbassare la guardia è la parola d’ordine. «La ludopatia è una malattia che non si vede ma che distrugge economicamente le famiglie, portando all’isolamento del giocatore» sottolinea , assessore ai Servizi Sociali di Luino.