Gallarate –
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In relazione alla lamentela di un cittadino gallaratese, recentemente dimesso da un ospedale, sul mancato intervento del Comune per consentirgli di votare, l’ufficio elettorale di palazzo Broletto precisa che le procedure per permettere il voto a persone che non sono in grado di raggiungere in autonomia i seggi sono state regolarmente attivate per gli elettori che ne hanno fatto richiesta.
Nel caso specifico, si è messo a disposizione il normale servizio di trasporto ma non è stato possibile attivarlo perché il cittadino ha dichiarato, per interposta persona, di non poter utilizzare la necessaria sedia a rotelle.
Non il Comune di Gallarate ma le leggi (104 del 1992 e 46 del 2009) prevedono che gli elettori in condizioni d’infermità tale da rendere necessario l’intervento di un’ambulanza o il voto a domicilio devono far pervenire al sindaco, in un periodo compreso tra il quarantesimo e il ventesimo giorno antecedente la data della votazione, un certificato. Il documento deve essere redatto da un funzionario medico, designato dai competenti organi dell’Azienda Sanitaria Locale, e attestare una prognosi di almeno 60 giorni dalla data del rilascio (o una dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali). Nella fattispecie, il cittadino ha dichiarato di non essere in possesso del certificato.
Da parte del Comune non c’è stata, dunque, nessuna negligenza o mancanza di sensibilità ma la richiesta della necessaria documentazione.
p.rossetti
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