Malpensa, nuova agitazione Giovedì l’assemblea generale

Malpensa – Nuova agitazione, questa mattina, al terminal 1 di Malpensa. Un gruppo di lavoratori (60-70 persone) si è dato appuntamento ai banchi del check-in e, dall’aerostazione, si è diretto, poi, alla sede sindacale dove non è mancato qualche attimo di tensione con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil.

Il tema scottante è sempre il futuro di Sea Handling e di 1.700 lavoratori soltanto a Malpensa (2.300 con i colleghi di Linate). «La lotta sarà lunga e richiede organizzazione, bloccare l’aeroporto ora sarebbe soltanto un fuoco di paglia», ha detto Saverio Innocenzio (Filt Cgil) davanti ai lavoratori che si erano riuniti in assemblea. Parole che non sono, però, piaciute alla platea, sempre più arrabbiata e decisa a mostrare i muscoli per difendere il proprio posto di lavoro prima che sia troppo tardi. «C’è bisogno di una dimostrazione forte della determinazione dei lavoratori che non vogliono la privatizzazione di Sea Handling», ha tradotto Renzo Canavesi (Cub).

Secondo Cub, Usb e Flai il destino dell’Handling sarebbe, infatti, già segnato con la società pronta ad essere messa in vendita.
Per un paio d’ore, dalle 10 alle 12, i lavoratori sono rimasti nella sede sindacale dandosi, quindi, appuntamento giovedì per un’assemblea generale a partire dalle 15.
A.Ped.

p.rossetti

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