Busto Arsizio – Tromba d’aria, danni per quasi due milioni di euro. È questa la conta ufficiale contenuta nel documento di “raccolta schede danni” che oggi è stato inviato per via telematica al Ministero e alla Regione, come allegato alla richiesta di riconoscimento di stato di emergenza per evento calamitoso, deliberata giovedì in giunta. «Si tratta di un primo accertamento, ancora
non esaustivo – mette le mani avanti il sindaco Gigi Farioli – comprende la stima ufficiale dei danni alle strutture pubbliche, confermati in circa un milione e 200mila euro complessivi, e quelli agli edifici privati già raccolti in questi giorni tra chi ha compilato i moduli messi a disposizione da Comune e Agesp Servizi per le richieste di risarcimento danni».
Nel conto ci sono 29 abitazioni interessate da «danni importanti» per un ammontare di circa 460mila euro, una ventina di altri edifici privati che hanno subito «danni minori» per un totale di circa 25mila euro (su questi casi sono in corso verifiche più approfondite) e una serie di attività commerciali e artigianali che hanno registrato danni per circa 3-4mila euro in tutto. In più c’è il Teatro Sociale, che «è sì una struttura privata ma anche un bene pubblico e un patrimonio della città» come ricorda Farioli: la stima dei danni per ora è ferma ai 50mila euro di cupola scoperchiata, ma è destinata a salire, visto che la direzione del teatro ha già preannunciato a Palazzo Gilardoni che sono stati verificati ulteriori problemi alla copertura.
In generale si pensa che le stime sui danni ai privati siano al ribasso, perché non tutti si sono già attivati per compilare i moduli e segnalare gli episodi alle istituzioni. Il caso più grave sembra essere quello di via Rossini a Beata Giuliana, dove un’abitazione privata, una villetta unifamiliare, è stata completamente scoperchiata ed è rimasta senza il tetto. Poi ci sono gli altri casi eclatanti di via Lamarmora a Sacconago, dove i due appartamenti al piano più alto, i più vicini al tetto in gran parte
scoperchiato dalla furia delle raffiche di vento, hanno ricevuto l’attestazione di inagibilità temporanea, e di via Bonghi in zona Tre Ponti. In tutti i casi le imprese edili si sono già messe al lavoro per le opere di isolamento e di impermeabilizzazione, sopperendo ai tetti mancanti con teloni di plastica provvisori. Per quanto riguarda le strutture comunali, il conto ufficiale dei danni è esattamente di un milione e 170mila euro, di cui poco più di 600mila sul palaYamamay e circa 150mila euro sulle scuole Pascoli e Parini.
«Stiamo già intervenendo per ripristinare e riportare alla piena funzionalità tutte le strutture, in tempo per poterne garantire l’utilizzo» assicura la presidente di Agesp Servizi, Paola Reguzzoni. Le imprese sono già al lavoro a pieno ritmo alle scuole Pascoli, allo stadio Speroni, ai campi da tennis e al PalaYamamay, dove dopo la prima fase di raccolta e di messa in sicurezza delle parti di tetto danneggiate (con la particolare preoccupazione per le parti in rame, a forte rischio sciacallaggio) da oggi si inizierà a procedere con l’impermeabilizzazione della copertura. Resta in piedi il progetto di combinare il rifacimento del tetto con la posa di pannelli fotovoltaici.
p.rossetti
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