BUSTO ARSIZIO Era ricoverata a causa del morbo di Parkinson ma una caduta dal letto dell’ospedale aveva aggravato le sue condizioni fino alla morte, nel 2004. Per questo, l’azienda ospedaliera di Busto è stata condannata a risarcire alla figlia di una pensionata di 81 anni il “danno biologico terminale” dell’anziana: 500 euro (invece dei 90 per danno biologico) per quei 96 giorni dal giorno della caduta fino alla morte. A questo si aggiungono 155 mila euro per i danni morali derivanti dalla perdita della madre. Il giudice di Busto Arsizio, nella sentenza, sottolinea che da parte del personale dell’ospedale vi è stata una «condotta negligente e imprudente per non aver tenuto la signora sotto
diretti controllo e non aver apprestato mezzi idonei a garantirne l’incolumità ed evitarne la caduta», nonostante le gravi patologie da cui era affetta. Per un consulente del giudice, l’anziana presentava al ricovero una invalidità del 50-55% aumentata al ‘95% per via della caduta e la morte deve essere messa in relazione causale con la caduta in quanto la donna era stata «immobilizzata a letto con un costante ed ingravescente peggioramento delle sue funzioni vitali». La figlia della pensionata, assistita dall’avvocato Giuseppe Badolato legale anche del Tribunale per la tutela della salute, riceverà complessivamente 230 mila euro oltre agli interessi dal giorno della morte a quello della sentenza e quelli dalla data della sentenza al saldo.
s.bartolini
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