Manconi, tre ore da Abate “Ma anche noi parte civile nel caso di Giuseppe Uva”

VARESE Difesa e attacco. L’ex sottosegretario alla Giustizia Luigi Manconi ieri ha giocato su entrambi i fronti. Convocato dal sostituto procuratore Agostino Abate, ha risposto alle domande del magistrato. Poi però ha depositato un atto di costituzione come parte offesa in qualità di legale rappresentante (nonché presidente) dell’associazione «A buon diritto».

Manconi, ex senatore dei Verdi, è stato ascoltato da Abate in qualità di “persona informata sui fatti”. E i fatti sono quelli che riguardano Giuseppe Uva, l’artigiano 43enne spirato nell’ospedale di Circolo il 14 giugno 2008. Era stato Manconi, nello scorso marzo, a portare la misteriosa morte di Uva sotto i riflettori nazionali. E più volte l’ex senatore aveva manifestato pubblicamente e con forza le proprie perplessità sulle circostanze che hanno preceduto, accompagnato e seguito la tragedia. «Un caso limpido di diritti violati nell’indifferenza più totale», aveva affermato Manconi, che aveva puntato l’indice contro le lunghe ore passate da Uva nella caserma di via Saffi: proprio lì l’artigiano, è questo il sospetto, sarebbe stato vittima di un severo pestaggio.

Ieri Manconi con i suoi legali ha raggiunto piazza Cacciatori delle Alpi attorno alle 11.30. Alle 11.40 è entrato da solo nell’ufficio di Abate e ne è uscito soltanto alle 14.30: quasi tre ore filate di interrogatorio. Visibilmente stanco, ma comunque sorridente, Manconi non ha voluto rilasciare commenti sul lungo colloquio. Innanzitutto ha tenuto a dire di aver depositato l’atto di costituzione di parte offesa. Quindi si è limitato ad aggiungere di aver risposto a tutte le risposte del magistrato in relazione alle sue dichiarazioni sul caso Uva.

Poco dopo il suo ufficio stampa ha emesso una breve nota di ragguaglio: «Sono stato ascoltato come persona informata dei fatti nell’ambito del procedimento relativo alla morte di Giuseppe Uva – recita il comunicato – È stato un esame ampio e sereno finalizzato al raggiungimento della massima chiarezza su circostanze, dinamica e responsabilità della morte di Giuseppe Uva. All’esito dell’esame abbiamo depositato la nomina di parte offesa per conto di “A Buon Diritto”, associazione della quale sono presidente e rappresentante legale, in ragione della sua decennale iniziativa a tutela dei diritti delle persone private della libertà. Per la difesa di “A Buon Diritto” è stato dato l’incarico allo studio dell’avvocato Grazia Volo». La nomina di parte offesa è un passaggio tecnico che prelude, una volta iniziato il processo, alla richiesta di potersi costituire quale parte civile.

Enrico Romanò

f.tonghini

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