«Tutti sono importanti, nessuno è incedibile». Me lo disse un famoso direttore sportivo all’inizio degli anni ’90. Oggi – più che allora – la regola governa il calciomercato. Perché soprattutto in tempi di vacche magre, è molto difficile trovare chi sgancia la grana. Quella vera. Bisogna prima di tutto ragionare con la testa, non con la pancia. Ecco perché se dovesse arrivare al Varese un’offerta importante per qualcuno dei suoi senatori, la società avrebbe il dovere di ascoltarla.
Non a caso ha dettato le regole del mercato del Varese: prima si vende, poi si compra. E non a caso nel suo discorso è partito dalla difesa. Perché proprio per un difensore è arrivata l’offerta con la O maiuscola. Stiamo parlando di . Il centrale portato da Castori (è sempre bene ricordarlo…) piace alla Pro Vercelli. Se la sua uscita dovesse concretizzarsi, servirebbe un’alternativa di valore ed esperienza. Il nome che gira è quello di , 35 enne mancino del Sassuolo.
L’ex difensore di Atalanta e Genoa ha un ingaggio elevato per i parametri del Varese, tuttavia l’accordo potrebbe essere trovato con uno sforzo di tutti gli attori della scena: Manfredini, Sassuolo e Varese. Con Borghese, Simic e Luoni che all’occorrenza può disimpegnarsi pure in quella zona, la parte centrale della difesa sarebbe a posto. A sinistra serve invece un terzino: nonostante le ultime prove sufficienti, De Vito ha deluso.
Il nome caldo è quello di , poche presenze quest’anno col Novara. I piemontesi avrebbero proposto uno scambio con Cristiano. Secondo me un ottimo affare per il Varese, perchè stiamo parlando di un terzino mancino che ha fatto la fortuna delle squadre con cui ha giocato sempre titolare nelle ultime dieci stagioni: Grosseto, Siena, Torino, Bari, Spezia e Modena.
Sulla fascia destra discorso diverso per Fiamozzi. Riccardo è un capitale su cui la società ha investito molto: come dimostrano il riscatto dal Torino e le 21 partite – cioè tutte – giocate da titolare. È giovane (classe ’93), gioca nella Nazionale di serie B e anche per questo fa gola a molte squadre. Nessuno però si è ancora mosso nei dettagli, tuttavia se arrivasse l’offerta con la O maiuscola, il Varese ci potrebbe pensare. Anche perché Luoni in quel ruolo – seppur con caratteristiche diverse – ha dato ampie garanzie.
Centrocampo: la mia sensazione è che Barberis andrà a fare esperienza in serie C per giocare titolare. Se così fosse, servirebbe un giocatore “low profile” capace di accettare la panchina. È girato il nome di , centrocampista della Juve Stabia, ex Padova e Cittadella, oltre a quello di , talentuoso centrocampista di proprietà del Palermo e in questa prima parte di stagione al SudTirol. Incedibili Corti e Blasi, c’è da risolvere la questione Capezzi. Come per Pavoletti l’anno scorso, il Varese è destinato a prendere una bella cifra a fine stagione dalla Fiorentina. L’idea potrebbe essere quella di anticipare l’accordo a gennaio ed investire la somma per un altro centrale. Piace Fedato che però ha un ingaggio elevato.
Capitolo esterni: Zecchin e Falcone non si toccano. Con Scapinello fuori e Rivas che ha deluso, serve un giocatore. Qui Imborgia dovrà estrarre il coniglio dal cilindro. Attacco. Neto Pereira non si discute, così come Lupoli e Forte che potrebbe essere l’arma in più per il ritorno. Petkovic tornerà al Catania. Per Miracoli vale il discorso fatto per Capezzi, anche se qui siamo di fronte ad una comproprietà e non ad un prestito con diritto di riscatto e controriscatto. Bisognerà parlarne col Genoa, dove Imborgia ha stretti rapporti con Preziosi. In tal caso si dovrà dunque prendere una punta. E anche qui sarà determinante il fattore finanziario. Se i soldini saranno pochi, potrebbe esserci l’opzione dal Latina, il 19enne bomber di proprietà del Milan (ci sarebbe già stato un contatto). Se invece il gruzzolo a disposizione del Varese fosse maggiore, sempre dal Latina potrebbe arrivare.
* Caposervizio Sky Sport