Manifestazione di benvenuto a 75 nuovi italiani

Una manifestazione di benvenuto rivolta a 75 nuovi italiani. Tanti gli immigrati che hanno ottenuto la cittadinanza e che, in apertura di consiglio comunale, hanno ottenuto un riconoscimento da parte del sindaco .

«Siamo orgogliosi di questa cerimonia e non ci spaventano le accuse del centrodestra di essere una maggioranza amica degli immigrati», il commento all’iniziativa che “Sinistra, ecologia e libertà” ha affidato ad una nota. E del resto l’amministrazione comunale in più di un’occasione si è aperta verso gli stranieri. L’ultimo caso in ordine di tempo è la concessione del campo delle Azalee alla comunità pakista per lo svolgimento di un torneo di cricket. L’obiettivo finale, però, è quello di creare una consulta degli stranieri.

«Entro il mese di giugno incontreremo di nuovo le diverse comunità, con le quali ci eravamo impegnati a definire un regolamento», spiega l’assessore alla Partecipazione , che sta lavorando al progetto insieme alla delegata ai Servizi Sociali . L’idea è quella di garantire spazio a tutte le comunità e soprattutto «rappresentatività di genere». Nel senso che della consulta dovranno fare parte sia uomini che donne. E mentre il comune lavora ad

un organismo che dovrà occuparsi di accompagnare i processi di integrazione, in città rimangono presenti i problemi di convivenza tra italiani e stranieri. Un caso su tutti quello di via Ivrea. «Ormai qui ci sono tre comunità: quella africana, quella sudamericana e quella pakistana», racconta un commerciante, «brave persone, però cominciano bere alle tre del pomeriggio». Col risultato che «fanno pipì sulle mie vetrine e io ho smesso di pulire».

Lo stesso negoziante racconta di aver parlato con gli stranieri che si ritrovano lungo la strada che corre alle spalle della biblioteca. «Dicono che hanno chiesto al comune uno spazio per ritrovarsi, anche pagando un affitto, ma non hanno mai ricevuto risposta». Possibile? «Richieste formali non ne abbiamo avute», replica l’assessore Colombo, «ne abbiamo discusso con un gruppo della Repubblica Dominicana che avevano necessità di uno spazio per ritrovarsi. Ma quelli che può offrire il comune prevedono modi di stare insieme diversi da quelli che si vedono in via Ivrea». Niente feste, insomma. Nessuna festa nemmeno domani alle 15 nella sede Alcobas-Cub di via Pasubio, dove è indetta un’assemblea dei migranti in preparazione della manifestazione che si svolgerà il 15 giugno contro il pacchetto sicurezza voluto dall’allora ministro dell’Interno, oggi governatore della Lombardia, .

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