Mantenere l’intestino “in forma”. A guadagnarci sono il corpo e la mente

È fondamentale stimolare le difese naturali con i cosiddetti “nutrigenomici”: non semplici integratori ma veri e propri immunomodulatori

«È possibile sostenere il sistema immunitario ricorrendo ad un’integrazione alimentare che svolga le seguenti funzioni: immunomodulante, antiossidante e antivirale – spiegano gli specialisti. Forse non tutti sanno che nel nostro intestino viene prodotto il 75% delle nostre difese immunitarie. È perciò sempre più importante mantenerlo in ottima salute. L’intestino tenue è il primo organo a filtrare gli alimenti che assumiamo, ad assimilarli: siamo certi che stia funzionando correttamente? La nostra flora batterica intestinale è in perfetta salute? Svolge al meglio il proprio ruolo di sistema di difesa contro lo stress ossidativo e le infezioni?».

Se la flora batterica, a causa dei ritmi di vita e dell’alimentazione “moderni” diventa “anarchica” e insorgono disbiosi, i micronutrienti non vengono ben assimilati, le difese immunitarie si abbassano, lo stress ossidativo aumenta e attacca altri “organi-bersaglio”, dando vita ad un circolo vizioso. «La prima cosa da fare perciò è mantenere l’intestino “in forma”, puntando su una terapia che elimini le scorie acide in eccesso dagli organi tampone, attraverso l’assunzione di integratori “alcalinizzanti”, e su una terapia d’integrazione in grado di ripristinare al meglio la flora batterica, con probiotici mirati». È senz’altro fondamentale stimolare le difese naturali con i cosiddetti “nutrigenomici”: non semplici integratori ma veri e propri immunomodulatori che possono aiutarci a migliorare le difese immunitarie endogene in modo del tutto naturale, come ad esempio la papaya fermentata- consiglia la farmacista. Oggi la novità in fatto di prevenzione è un preparato fitoterapico brevettato, che si rivela un eccellente alleato nel sostenere il sistema immunitario di adulti e bambini, grazie alla sinergia di Panax quinquefolium, pianta originaria del Canada e dell’America settentrionale dalle proprietà immunomodulanti e di Sambucus nigra, pianta europea il cui succo è noto per la sua efficacia nel prevenire raffreddori e influenze per l’azione antivirale e antiossidante. Infine assumere integratori a base di vitamina C resta un consiglio sempre valido per prevenire l’influenza e rafforzare le difese immunitarie. «Ma se i primi freddi portano raffreddori, mal di gola e influenza, un approccio nuovissimo è rappresentato dagli enzimi – spiegano da Federfarma – Si tratta dell’arma più recente per “spegnere” l’infiammazione, anche quella di origine virale. Naturale, priva di effetti collaterali, diversa per meccanismo d’azione rispetto al trattamento con antinfiammatori, affidabile per il trattamento di lunga durata in fase cronica, è utile anche come “prevenzione”».