Marchirolo, badante accoltellata in casa

MARCHIROLO Da giovedì mattina è caccia all’uomo. Da quando i soccorritori del 118 hanno trovato, riversa in un lago di sangue, nella sua casa di Marchirolo in via Roma, Cristina, una giovane 27enne di origine rumena. Colpita, poco prima delle 11, da otto o nove coltellate. Che le hanno causato profonde ferite all’addome e tagli sulle braccia e al collo.
A sferrarle potrebbe essere stato l’ex fidanzato, anche lui rumeno. Di sicuro la ragazza ha tentato di difendersi ma la forza dell’uomo

l’ha ridotta in fin di vita. Probabilmente al termine di una lite i cui motivi e la dinamica sono ora sotto la lente di ingrandimento degli investigatori che stanno dando la caccia all’aggressore. Con i carabinieri della compagnia di Luino e di quella di Varese che da ieri sono impegnati senza sosta nel tentativo di catturare l’accoltellatore. Per questo il riserbo sulle indagini è massimo. Parallelamente fino al tardo pomeriggio di ieri gli esperti del reparto scientifico hanno setacciato l’abitazione palmo a palmo alla caccia di ogni possibile elemento utile. Particolari necessari ad inchiodare il responsabile.
Più di tutto, però, potrà fare la testimonianza di Cristina. Ricoverata in condizioni disperate, a causa delle ferite riportate, al pronto soccorso dell’ospedale di Circolo di Varese nel primo pomeriggio è stata sottoposta a un delicatissimo intervento chirurgico per ridurre l’emorragia all’addome. Operazione che si è conclusa attorno alle 16.30 con esito positivo. Ora la donna si trova monitorata nel reparto di rianimazione ma la sua prognosi, proprio per la criticità della situazione, resta riservata. Prima di essere soccorsa sarebbe stata però lei a fornire ad un’amica che poi lo ha riferito agli investigatori, coordinati dalla dottoressa Sara Arduini della procura di Varese, il nome del suo assalitore. Dopo le coltellate la ventisettenne di origine rumena è riuscita, infatti, a chiamarla. Pur gravemente ferita dai fendenti ha afferrato il cellulare chiedendo aiuto. Telefonata arrivata in Canton Ticino. Da lì, infatti, è poi è stato rilanciato l’allarme. Una richiesta di aiuto arriva sul numero diretto dell’Sos di Cunardo, senza passare dal 112. Così è scattata la macchina dei soccorsi e parallelamente quella delle indagini. Con Marchirolo e le zone circostanti battute senza sosta e diversi amici e conoscenti sentiti direttamente nella caserma del paese. Il cerchio così sembra destinato a stringersi. E l’ex fidanzato, attualmente il maggior sospettato, potrebbe già essere nel mirino dei carabinieri.
Alessio Pagani

f.artina

© riproduzione riservata