Mariam Metwally, la Uyba ci crede: l’Egitto sbarca in A1 con il primo velo della storia. Colpo o azzardo?

La trattativa è praticamente chiusa: da Il Cairo a Busto Arsizio, l’arrivo della schiacciatrice egiziana infiamma l’estate biancorossa. Ma sarà colpo vero o azzardo?

BUSTO ARSIZIO – Un colpo di scena che si trasforma in realtà. Quello che fino a qualche settimana fa sembrava solo un’operazione di immagine – l’arrivo alla Uyba di Mariam Metwally, prima pallavolista a scendere in campo in Serie A1 con il velo – sta prendendo sempre più corpo. Dalla Turchia, sede dell’agenzia Shining Stars Women che ne cura gli interessi, fino a Concorezzo – prima società italiana ad avviare i contatti – il passaggio alla squadra bustocca pare ormai definito.

Anche se da via Maderna non giungono conferme ufficiali, i segnali sono inequivocabili: Concorezzo si è sfilata, la trattativa con la Uyba è praticamente chiusa, e dal fronte egiziano traspare ottimismo. Anzi, anche la Sfinge pare abbia dato il suo beneplacito.

Una carriera da predestinata

Nata nel 1999 e alta 187 cm, Mariam Metwally è un volto noto del volley africano: tre volte miglior giocatrice del continente, protagonista assoluta con l’Al-Ahly e poi con lo Zamalek, club con cui ha scritto la storia qualificandosi per il Mondiale per Club (sfidando anche il Vero Volley Milano). Ha debuttato a soli 16 anni ai Mondiali FIVB Under 18, e in patria ha vinto ogni trofeo possibile.

Un’eredità pesante

Sostituire un’atleta come Piva – fulcro designato del progetto 2025/26 – è impresa ardua, ma la Uyba non aveva molte alternative: a dieci giorni dall’avvio della stagione (ritrovo l’11 agosto, primo allenamento aperto al pubblico il 12), l’all-in egiziano è sembrato l’unico vero colpo possibile. Un rischio? Sì. Un’intuizione geniale? Forse. Di certo, un atto di coraggio che la dice lunga sulla volontà del club di restare competitivo anche in un’annata tutta da ricostruire.

Attese e incognite

Il campionato partirà a fine settembre, e sia Metwally che la messicana Parra sono attese a Busto solo a metà settembre: tempi stretti per ambientarsi, apprendere dinamiche tattiche, adattarsi al ritmo e alla pressione di uno dei tornei più difficili al mondo. Le difficoltà non sono da escludere, così come la possibilità di dover rivedere le ambizioni iniziali.

Ma la Uyba ci crede

Questa è però la Uyba: un club che ha sempre saputo reagire alle difficoltà, stringersi attorno al proprio pubblico e alla propria identità. E che anche stavolta ha scelto di rischiare con audacia piuttosto che arrendersi all’inerzia.

L’Eurotek Laica Uyba 2025/26

  • Palleggiatrici: Jennifer Boldini (confermata), Nanami Seki (da Conegliano)
  • Opposte: Josephine Obossa (confermata), Valentina Diouf (da Jakarta)
  • Centrali: Silke Van Avermaet (confermata), Katja Eckl (da Conegliano), Alice Torcolacci (da Vallefoglia)
  • Schiacciatrici: Alessia Gennari (da Austin), Melanie Parra (da TCU, USA), Valeria Battista (da Macerata)
  • Liberi: Federica Pelloni (confermata), Francesca Parlangeli (da Cremona)
  • Allenatore: Enrico Barbolini (confermato)
  • Vice: Filippo Lualdi (confermato)