Marnate, uccise la moglie Il processo è da rifare

MARNATE – Omicidio Zanderigo: processo da rifare e nuova perizia psichiatrica per Gaetano Panato, 73 anni, responsabile dell’omicidio della moglie Irma Zanderigo consumato nella loro abitazione di Marnate il 15 dicembre 2007. Panato, per l’omicidio che non aveva mai negato, era stato condannato a 12 anni in primo grado del tribunale di Busto Arsizio, sentenza poi confermata in Appello a Milano.

A nulla, sino a quel momento, erano valse le doglianze dell’avvocato difensore Fausto Moscatelli che aveva chiesto una più approfondita perizia psichiatrica per il suo assisto tra l’altro ricoverato per un mese nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Busto Arsizio poco prima dell’omicidio. La Cassazione ha accolto in pieno il ricorso di Moscatelli rinviando gli atti ai giudici milanesi: l’udienza di rinvio si è celebrata questa mattina davanti alla Seconda sezione della corte d’assise d’appello di Milano che ha stabilito la rinnovazione della perizia psichiatrica a carico di Panato affidando l’incarico subito.

«La complessità del quadro istruttorio con riguardo al cruciale tema dell’impunibilità avrebbe meritato ben altra attenzione da parte della corte di merito – scrivono i giudici della Cassazione – Anche con la rinnovazione della perizia psichiatrica vanamente invocata dalla difesa da conferire opportunamente diverso da quello intervenuto in primo grado». I magistrati della Massima Corte analizzano il contesto nel quale il delitto è maturato; Panato nell’agosto del 2007 aveva subito un intervento chirurgico per cancro alla prostata.

Intervento che lo aveva provato, fortemente, sotto il profilo psichiatrico, tanto da condurlo poi al ricovero in Psichiatria all’ospedale di Busto Arsizio. La sentenza della Cassazione analizza il rapporto distorto a causa della malattia tra Panato e la moglie individuando nella patologia dell’uomo una delle possibili cause scatenanti dell’omicidio. Di qui il rinvio degli atti: nuova perizia, che potrebbe rimettere in discussione la capacità di intendere e di volere di Panato al momento del fatto, e nuovo processo.
S. Car.

b.melazzini

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