Maroni ricorda Sartori Incredibili quei primi anni

BUSTO ARSIZIO Era il ’92, quando Roberto Maroni e Marco Sartori andarono a Roma. Condividevano lo stesso – piccolo – appartamento, come ricordava il segretario della Lega ieri durante la premiazione dedicata alla memoria del presidente Inail, scomparso un anno fa.

La riforma delle pensioni: fu l’impegno su cui si trovò subito alle prese Marco Sartori nel ’94, quando diventò presidente della Commissione lavoro. Non spaventò il giovane imprenditore, eletto nel ’92 nella Lega Nord, che subito si rimboccò le maniche.

L’inizio della carriera del varesino viene tratteggiato con parole dirette ed emozionate da Roberto Maroni, intervenuto ieri alla cerimonia a Villa Recalcati. «Nel ’92 dividevamo un piccolo appartamento – sorride l’ex ministro – Con un letto matrimoniale, a una piazza e mezzo». La partenza di Sartori fu fulminante, perché le capacità colpirono

tutti. Poi «la Lega l’aveva emarginato, ma io l’ho chiamato a lavorare con me al ministro del welfare». Infine, la presidenza dell’Inail. Dove ha lasciato un segno profondo, ancora oggi stimato e ricordato dai dipendenti, dai sindacati, da tutti coloro che l’hanno incontrato. Come ha sottolineato il suo stesso successore De Felice.

Ma il pensiero di Maroni torna a quei primi passi. A «quei leghisti varesini con cuore e testa» che partirono in quarta. Marco era tra questi. E ha portato il suo essere imprenditore in ogni partita.

Non sono mancati aneddoti: come quando Maroni e Sartori andarono all’isola d’Elba insieme. «Mi ricordo che era stato malissimo, tutto il tempo dentro. Volle ritornare in treno». Anche se Sartori amava l’acqua, era un ottimo nuotatore e lottò per avere una piscina moderna nella sua città.

m.lualdi

© riproduzione riservata