Maroni silura Salvini come segretario e come ministro: “All’Interno serve un prefetto, non certo lui”

In un'intervista al Corriere della Sera dall'ex ministro dell'Interno arriva un investitura per Piantedosi e una stroncatura per il leader della Lega, sia come ministro, sia come segretario.

VARESE – Roberto Maroni rompe il silenzio e, in un’intervista al Corriere della Sera, parla della Lega e di un ipotetico congresso che elegga un nuovo segretario: “Non faccio nomi, però il profilo ce l’ho ben chiaro: deve essere quello di un moderato, competente e con grande passione. E poi deve stare alla larga da ogni cerchio magico e ascoltare di più i veri militanti”.

Quanto al governo, “con Giorgia Meloni durerà a lungo, non andremo a votare prima della fine della legislatura. Ne sono certo, perché la Meloni è capace di reggere la barra e resistere a tutte le… strambate!”. Mentre sulla squadra è categorico: “Al Viminale deve andare un prefetto, non certo Salvini“.