Masci e ItalTrasfo chiudono. Il luinese compatto in aiuto

In supporto anche il sindaco di Luino Pellicini e la locale Croce Rossa

Non solo il Comune di Germignaga, che ha chiesto un’audizione in Regione commissione Attività Produttive, ma anche tutto il territorio del luinese in campo, dopo la tremenda doppia notizia della chiusura di due aziende storiche come la Ascanio Masci e la ItalTrasfo, che lasceranno a casa una sessantina di lavoratori entro fine anno.

Una situazione preoccupante per il futuro di tutto l’Alto Varesotto, considerando la chiusura lo scorso anno della Imf di Luino con i suoi oltre cento dipendenti e l’imminente fallimento della casa di riposo di Agra. Pronti a fare la propria parte si sono detti, sia il sindaco di Luino , stimolato dalla Pd luinese e dal M5S e il comitato della Croce Rossa di Luino. «Sono pronto come sempre a farmi carico di un territorio più ampio di quello comunale» dichiara Pellicini, che ieri ha partecipato a un incontro in Camera di Commercio a Varese sul tema dello sviluppo economico.

Il primo cittadino luinese incontrerà nei prossimi giorni il consigliere provinciale con delega al Lavoro e il presidente della Comunità Montana Valli del Verbano . «Vogliamo in primo luogo ottenere quanto prima dalla Provincia la riapertura del Centro per l’Impiego di Luino – afferma Pellicini – nel momento della massima crisi, non possono diminuire i servizi al cittadino in difficoltà; Luino non può fare tutto da sola, è fondamentale la sinergia tra enti, a prescindere dal loro orientamento politico».

Il sindaco conta sugli effetti positivi del referendum per l’autonomia regionale. «Se potessimo disporre quanto meno della metà del nostro residuo fiscale, ovvero 54 miliardi di euro, potremmo davvero creare del lavoro anche nelle nostre valli senza rinunciare al giusto principio della solidarietà nazionale – osserva Pellicini – in questo momento di crisi, l’unica cosa che il governo è riuscito a fare, è stata l’eliminazione dei voucher, l’unico strumento in grado di alleviare le sofferenze dei disoccupati».

I partiti di opposizione chiedono di fare quadrato. «In questi anni siamo riusciti a mantenere a Luino servizi importantissimi e posti di lavoro -conclude il sindaco – dall’Ufficio delle Entrate al Giudice di Pace fino all’ospedale che è stato anche potenziato; lo abbiamo fatto col sostegno di tutta la città. Lavoriamo insieme sul tema dello sviluppo territoriale e delle politiche del lavoro».

Sui difficili scenari in termini economici e sociali che sino aperti sul territorio è intervenuto anche , presidente della Croce Rossa di Luino. «La nostra voce e crediamo anche quella di altre realtà associative di buona volontà – afferma Buchi – non desisterà dal farsi sentire nelle azioni e nelle opere a favore di chi si ritroverà in difficoltà. Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità come Croce Rossa, qualora fossimo coinvolti, con interventi mirati a sostegno sia di chi ha perso il lavoro sia verso i più vulnerabili; le priorità oggi nella nostra zona sono queste, non altre».