Offrivano massaggi ai propri clienti, ma non avevano le autorizzazioni necessarie. Un’operazione in borghese della Polizia locale, giovedì scorso, ha però portato alla chiusura di un centro allestito all’interno di uno stabile di via Ferni.
La struttura non era visibile dalla strada, gli agenti ci sono arrivati grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini. E, dopo alcuni sopralluoghi, hanno cercato sui social network e sui siti tematici degli annunci che riconducessero alla palazzina che sorge a pochi passi dalla stazione ferroviaria di piazza Giovanni XXIII.
Raccolti tutti questi elementi, un agente in borghese si è presentato per un massaggio. All’interno dell’appartamento, dove era presente un secondo cliente, sono stati riscontrati lettini, brochure e tariffario. Segni inequivocabili dell’attività svolta all’interno dell’alloggio.
Tutto abusivo, però. E così il centro, gestito da due donne cinesi immigrate regolari, è stato chiuso. «Attività di questo tipo possono mettere a repentaglio la salute dei clienti», il commento del sindaco e delegato alla Sicurezza Edoardo Guenzani, «questa chiusura è un esempio di come la Polizia locale agisca per tutelare i cittadini». E accertamenti di questo genere «sono in corso anche per altri centri massaggi sospetti».
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