GALLARATE – «Abbiamo chiesto risarcimenti ingenti, ma sappiamo bene che Benatti non ha soldi. E’ latitante all’estero. I miei assistiti mi hanno detto che l’unico risarcimento che si attendono è una condanna esemplare. Per anni sono stati in attesa che giustizia fosse fatta». L’avvocato Valentina Lombardo e gli altri legali che difendono le 20 persone abusate da Benatti, costituitesi come parti civili, non hanno il potere di chiedere una pena per l’imputato. Alcuni, però, in aula non nascondono la sorpresa per la richiesta di pena avanzata dal pubblico ministero. Tutti chiedono dagli 80mila ai 200mila euro di risarcimento, per ogni persona abusata. Una richiesta milionaria, che sarà impossibile far rispettare.
Quello che le persone abusate vogliono, però, non sono i soldi. «Sono rimasta senza parole per la richiesta della pena – dice l’avvocato Lucia Annichiarico -. Si è parlato delle conseguenze che l’abuso subito da Benatti ha avuto sulla sua vita. E le azioni di Benatti nei confronti delle persone abusate quante conseguenze avranno su di loro? E sulle loro famiglie?». «Ci si basa sulla consulenza del dottor Armocida – dice ancora l’avvocato Lombardo -, ma allora perché non disporre una perizia? Questa è solo una consulenza».
In aula vengono raccontate alcune delle storie e lette alcune delle testimonianze. «Non potevo immaginare quello che ha fatto a mio figlio. Non so se lui potrà mai perdonarmi. Ma io non riesco a perdonarmi per averlo portato da lui». Un uomo ha scoperto di essere stato violentato dopo che la
moglie è rimasta incinta. Per mesi ha temuto che Benatti potesse avergli passato malattie che avrebbero potuto avere conseguenze anche sul bambino. Per i genitori la rabbia e il senso di colpa per non aver saputo difendere i propri ragazzi. Per molti altri la voglia di dimenticare. E di avere giustizia.Tiziano Scolari
b.melazzini
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