Mastini, vittoria pesante ma strada ancora in salita: a Aosta sarà una finale

Il 5-2 al Dobbiaco riempie di fiducia il popolo giallonero ma non basta: per blindare le Final Four servirà un ultimo sforzo, con una trasferta che profuma di dentro o fuori

A Varese niente è mai semplice e forse è anche per questo che questo campionato sta conquistando tutti. Il 5-2 rifilato al Dobbiaco è prezioso, meritato, necessario. Ma non definitivo. Servirà ancora un punto, servirà ancora coraggio, servirà soprattutto un’altra battaglia martedì ad Aosta, in una sfida che assomiglia terribilmente a una finale anticipata.

Il quadro è chiaro: Caldaro già qualificato, Appiano con il biglietto quasi in mano se farà il suo in Val di Fassa, e poi quella Aosta capace di trasformarsi nella squadra più scomoda e feroce del momento, trascinata da uomini che stanno facendo la differenza nel momento clou della stagione. È proprio contro di loro che si giocherà il destino del Varese. Non solo per difendere la Final Four, ma anche per provare a scalare ancora: con le Civette cadute e il Caldaro all’ultima curva del loro cammino, persino il secondo posto torna a portata di mano.

Nel frattempo, però, la serata dell’Acinque Ice Arena racconta un Varese concreto, cinico quando serve, capace di soffrire senza mai perdere lucidità. La risposta immediata di Ghiglione al vantaggio ospite è la fotografia di una squadra che sa reagire; il tocco di Borghi vale il sorpasso; la resistenza nel secondo periodo pesa quanto un

gol; poi Bastille rimette la rotta nella direzione giusta, Makinen colpisce in power play con una stilettata che spacca la partita e Terzago, su ispirazione ancora del difensore finlandese, piazza il sigillo definitivo. Una vittoria costruita con pazienza, muscoli e testa, sostenuta ancora una volta da un pubblico che riempie e incendia il palazzetto.

Non è mancato il capitolo spigoloso: la rissa nel terzo tempo costa la penalità partita a Bastille e priverà Da Rin del suo uomo simbolo nella gara più delicata. Un gesto discutibile sul piano dell’utilità, inevitabile però in un contesto dove l’agonismo è identità e dove il fuoco a volte diventa anche linguaggio.

Il resto lo raccontano alcuni protagonisti silenziosi ma decisivi: Pippo Matonti quando il Dobbiaco spinge, la solidità di Alex Bertin, la crescita poderosa di Makinen, capace di diventare in poche settimane riferimento assoluto. E poi, sopra ogni cosa, il gruppo, che continua a restare compatto mentre l’asticella si alza.

Martedì ad Aosta non sarà una partita come le altre. Sarà una sfida da vivere con la consapevolezza che tutto è ancora possibile: difendere ciò che si è conquistato e, magari, provarci ancora più in alto. In un campionato che non smette di regalare emozioni, Varese è ancora lì. E non sembra avere alcuna intenzione di tirarsi indietro.

Il tabellino

Varese-Dobbiaco 5-2 (2-1, 1-1, 2-0)
Reti: 4’21” Fauster (Levis, Pais De Gabriel) 0-1, 4’57” Ghiglione (Venturi, Xamin) 1-1, 9’05” M. Borghi (M. Mazzacane, Bertin) 2-1; 27’08” Majul (Tomi, Pastorello) 2-2, 34’02” Bastille (Perino, Re) 3-2; 43’15” Makinen (Tilaro, Bastille) in sup. 4-2, 46’58” Terzago (Makinen) 5-2.
Varese: Filippo Matonti (Pisarenko); Makinen, Bertin, Marcello Borghi, Michael Mazzacane, Tilaro; Schina, Re, Bastille, Terzago, Perino; F.Crivellari, Marco Matonti, Ghiglione, Pietro Borghi, Venturi; Erik Mazzacane, Xamin, Fornasetti, Peterson; Alessandro Crivellari. Coach: Massimo Da Rin
Dobbiaco: Barzacca (Calvani); Atamanchuk, Pastorello, De Luca, Majul, Tomi; Frenademez, Colli, Fauster, Mazzarini, De Gabriel; Levis, Levada, Viel, Rizzo, Lahner; Steinwandter, Molling, Caneva, Evangelisti. Coach: Sami Tuomisoja. 
Arbitri: Luca Boverio, Willy Vinicio Volcan (Nicolò Alberti, Aris Biaggi)
Note – Tiri Va 20, Do 24. Penalità Va 35′, Do 31′. Penalità partita a Bastille (V) e Atamanchuk (D). Spettatori: 1.098.

FINAL FOUR COPPA ITALIA – Milano Santagiulia Ice Hockey Arena
Semifinali
Venerdì 9 gennaio, ore 20: Caldaro- quarta (Appiano?)
Sabato 10, ore 11: Alleghe-terza (Varese?) 
Finale
Domenica 11, ore 15.30

CLASSIFICA (prime 4 alle final four di Coppa; prime 6 al Master Round; ultime 5 al Qualification Round)
Caldaro 49. Alleghe 40. Varese 39. Appiano* 37.  Aosta 33. Valpellice 30. Pergine 28. Fassa* 25. Bressanone 23. Fiemme 20. Feltre 18. Dobbiaco 15. *una in meno