“Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.”
Questa frase, diventata simbolo dell’impegno civile di Paolo Borsellino, è comparsa oggi tra le tracce della prova scritta d’italiano degli esami di maturità 2025. Un omaggio che ha profondamente toccato i figli del magistrato ucciso dalla mafia nel 1992 a Palermo.
«Apprendiamo con commozione che tra le tracce della Maturità vi sia un riferimento all’attenzione e alla fiducia che nostro padre riponeva nei giovani», hanno dichiarato in una nota. «Egli nutriva una enorme speranza nelle future generazioni e abbiamo sempre pensato che a reggere i suoi sforzi vi fosse il senso di una prospettiva alta, di un cambiamento in meglio della nostra società civile».
Un messaggio che vive nel presente
Per i figli di Borsellino, quel messaggio pronunciato oltre trent’anni fa continua a essere attuale. «La sua famosa frase – spiegano – racchiude la speranza che la sua attività di magistrato impegnato sul fronte antimafia potesse incidere sulle coscienze dei cittadini, in un percorso segnato dal sacrificio di tantissime magnifiche vite umane».
Un tributo che guarda al futuro
Il fatto che la frase sia stata scelta per gli esami è, per la famiglia, un segnale importante: «Resta in noi la consapevolezza che, attraverso l’odierno riconoscimento e tributo, il sacrificio di nostro padre è come un seme che sta dando i suoi frutti. Il percorso è ancora lungo, ma siamo sulla buona strada».
L’impegno della scuola nella legalità
I figli del giudice ringraziano infine il mondo scolastico, che in questi anni ha tenuto vivo il ricordo del padre anche come strumento di educazione: «Ci sia consentito di ringraziare la scuola di ogni ordine e grado per tutto il lavoro di educazione alla legalità svolto in questi 33 anni, e che sappiamo sarà portato avanti con nuovo entusiasmo alla luce di quanto accaduto oggi».
Un messaggio che supera il tempo e le aule scolastiche: non solo memoria, ma responsabilità e speranza affidate alle nuove generazioni.