Maurizio Gussoni: «Il presidente Buchi ha la nostra piena fiducia»

Il numero uno della Croce Rossa Lombardia spiega che il comitato di Luino, coinvolto in un’indagine della Gdf, ha agito correttamente e che non ci saranno provvedimenti disciplinari

«Pierfrancesco Buchi ha la nostra piena fiducia e la piena fiducia di tutti i volontari del comitato della Croce Rossa di Luino». È , presidente della Cri Lombardia, con accanto , presidente provinciale della Croce Rossa, a intervenire in merito all’indagine giudiziaria condotta dai militari della guardia di finanza di Luino che ha portato la procura della Repubblica di Varese ad indagare il presidente del comitato , con altre 10 persone, tra dipendenti Cri e volontari. I capi di imputazione contestati a vario titolo vanno dall’abuso d’ufficio, al falso ideologico e materiale alla truffa ai danni dello Stato. Quest’ultimo capo di imputazione viene contestato solo a tre dipendenti del comitato stesso che, secondo gli inquirenti, sono responsabile della falsa timbratura dei cartellini. “Per questo punto diciamo solo che se hanno sbagliato è giusto che paghino”. Gussoni invece spiega che quanto contestato a Buchi e ai volontari «non rappresenta né malcostume né un reato, per la Croce Rossa. Se è da considerarsi reato allora arrestata temi, perché lo faccio anch’io. Croce Rossa paga mezzi, sedi, materiale con i soldi dei volontari: la Stato non ci ha mai dato un euro. Eseguire dei trasporti gratuiti, di pochi chilometri, non parliamo di Luino Napoli, per famigliari

di volontari, persone che prestano gratuitamente decine di ore del loro tempo all’aiuto degli altri, credo sia normale. Non solo: c’è un’ordinanza provinciale che autorizza questo. E ancora: fare servizio gratuito per la gara sportiva di ragazzi disabili? Mi pare il minimo. Se tutto questo è reato, allora 94 presidenti di comitati in Lombardia andrebbero denunciati. Me compreso». E ancora l’acquisto di materiale di cartoleria da un’attività commerciale appartenente alla famiglia di Buchi? «Quella cartoleria è la sola a Luino – spiega Gussoni – Parliamo di matite, spillatrici e cartoni utilizzati per distribuire cibo agli indigenti. Avremo dovuto indire un bando di gara per un acquisto da 30 euro? Ce lo dicano. Così potremmo spiegare a chi fa queste norme che la Cri a quelle regole non può funzionare. Perché mentre aspetto l’esito del bando di gara per acquistare un cavo elettrico per alimentare il nostro ambulatorio mobile dieci persone muoiono». Buchi e i volontari di Luino «incarnano l’alta morale della Cri – conclude Gussoni – Nessun provvedimento disciplinare sarà preso perché hanno agito bene. Chi invece ha presentato un esposto, senza segnalarmi nulla, è bene che si faccia da parte. Saremmo lieti se di sua spontaneamente smettesse di essere un nostro volontario».