Mauro Villa è il prossimo della lista. La Pallacanestro Varese si prepara ad accogliere in pianta stabile un altro talento della sua fucina giovanile, ormai sempre più prolifica. Il classe 2004 originario di Mendoza, in Argentina, ma di formazione cestistica italiana, sarà il nuovo volto del gruppo che affronterà la Serie A nella stagione 2025/2026.
Un posto tra i grandi
Villa completerà il parco italiani del roster biancorosso, portando energia, fisicità e versatilità a un gruppo che vuole continuare a valorizzare i propri giovani. Dopo Librizzi e Assui, tocca a lui entrare nel giro della prima squadra. Nonostante la giovane età, Villa è considerato pronto per allenarsi con costanza tra i senior e – se il lavoro lo supporterà – anche per conquistare minuti in campo.
Il recupero dopo l’infortunio
La stagione scorsa è stata condizionata da un infortunio alla spalla che ha temporaneamente rallentato la sua crescita, ma Villa ha reagito da vero lottatore. Il recupero è stato completo e convincente: chi lo vede oggi in campo, lo descrive come un “toro” pronto a combattere su ogni pallone. Un atleta potente, che ama penetrare a canestro con decisione e che non si tira indietro quando c’è da lottare sotto le plance.
Un profilo duttile e combattivo
Nel settore giovanile e in B Interregionale ha già dimostrato di poter ricoprire tre ruoli: play, guardia e, all’occorrenza, anche ala piccola. Il tiro da fuori non è la sua arma principale, ma sa compensare con una fisicità debordante, soprattutto quando gioca da 1 o da 2. Le sue caratteristiche hanno convinto coach Kastritis, che quest’estate ha seguito da vicino i progressi del ragazzo per scegliere quale giovane aggregare stabilmente al gruppo.
La fiducia della società
Villa gode della stima profonda di Luis Scola, che lo considera un vero talento. Lo stesso coach Herman Mandole, che lo ha allenato prima di lasciare Varese, aveva manifestato l’intenzione di portarlo in Serie A già nella stagione 2025/2026, seguendo lo stesso percorso costruito per Assui. Una garanzia, vista la capacità di Mandole di individuare e far crescere i giovani con metodo e visione.
Il confronto con Librizzi e Assui
È presto per dire se Villa potrà seguire le orme di Librizzi e Assui, come lui stesso sogna. Ogni percorso è unico, ma la direzione intrapresa dal club è chiara: investire sul vivaio, dando fiducia a chi dimostra dedizione e mentalità. E Villa, in questo, sembra avere tutte le carte in regola. Ora starà a lui raccogliere la sfida e rispondere alle richieste dello staff tecnico, guidato da un allenatore come Kastritis che con i giovani ha sempre dimostrato di saperci fare.