Maxi interessi dal Fisco Imprenditore lo denuncia

VARESE Imprenditore varesino denuncia Equitalia per usura: il 15 gennaio Federitalia associazione antiusura arriverà in tribunale a Varese per una grande manifestazione di sostegno «perché – spiega la presidente Wallì Bonvicini, reggiana di nascita e imprenditrice a Parma oggi – la piccola e media impresa in Italia è stritolata da interessi moratori applicati in modo arbitrario che fanno sembrare i cravattari malavitosi degli onesti signori».
L’azienda in questione è “Le vigne d’Italia srl” di Sergio Bottinelli;

un gioiello dell’imprenditoria varesina con una magnifica tenuta vinicola nel Monferrato. A Varese, e non solo, quello della famiglia Bottinelli è nome noto e citato ad esempio di come debba essere un’impresa di qualità. «Bottinelli – spiega Bonvicini – ha la sola colpa di aver seguito le regole. Autodenunciandosi ha dichiarato di non poter pagare tasse e sanzioni richieste in una sola tranche; come previsto dalle norme ha quindi chiesto ad Equitalia di poter ratealizzare la cifra».
Equitalia rifiuta la ratealizzazione (stando ai dati nazionali il no di Equitalia alla ratealizzazione di cifre importanti arriva nel 90% dei casi).
«A quel punto l’imprenditore si è trovato in difficoltà – spiega Bonvicini – Si era autodenunciato ed era ovvio che non potesse pagare la cifra richiesta subito. L’aveva detto lui stesso». Equitalia «ignora la questione e inizia ad applicare interessi con tassi che oscillano tra il 13 e il 100% – dice la presidente di Federitalia, associazione che ha già patrocinato decine di cause simili tra Brescia, Bergamo e il reggiano – Da una prima perizia Equitalia stabilisce che Le vigne debbano pagare un milione 800 mila euro; poi la cifra viene ritoccata a un milione 200 mila euro». E scattano due denunce per usura, nell’ottobre e nel novembre 2012, a carico di Equitalia.
Il pubblico ministero Massimo Politi, titolare dell’inchiesta, rifiuta a Bottinelli l’accesso al fondo antiusura «ma il reato c’è – spiega Bonvicini – l’indagine va avanti e abbiamo già scritto al Ministero per chiedere di rivedere il provvedimento». Nel frattempo Equitalia pignora centinaia di bottiglie di vino pregiato: il pignoramento arriva sotto Natale, periodo in cui quelle stesse bottiglie sarebbero potute essere vendute dall’azienda.
Ieri mattina in tribunale a Varese si è tenuta la prima asta sul vino pignorato; l’asta è andata deserta, così accadrà presumibilmente anche oggi, giornata in cui è fissata una seconda battitura.
«La terza data è fissata per il 15 gennaio – conclude Bonvicini – abbasseranno il prezzo ed Equitalia punta su quell’appuntamento per vendere. Purtroppo gli italiani sono strani; dovrebbero ignorare queste aste che sono il frutto di una guerra assurda all’economia che funziana, ma non è così. Con eventuali compratori ci saremo anche noi; dalle 9 presiedieremo il tribunale perorando la causa per usura contro Equitalia. Abbiamo già dato comunicazione alla questura e avvertito anche il pubblico ministero. Questa è una battaglia ancora tutta da combattere».

s.bartolini

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