Maxi sequestro di droga a Cadrezzate: 50kg di marijuana e una pistola in casa, arrestato 39enne

CADREZZATE CON OSMATE – Una vera e propria centrale dello spaccio è stata scoperta dalla Polizia di Stato di Varese nel tardo pomeriggio di lunedì 14 ottobre a Cadrezzate con Osmate, dove un capannone industriale apparentemente dismesso nascondeva una sofisticata piantagione di marijuana. L’operazione, condotta dalla Sezione Narcotici della Squadra Mobile, si è conclusa con l’arresto di un italiano di 39 anni, incensurato, e la denuncia a piede libero di altri due uomini, un 39enne pregiudicato e un 59enne incensurato.

Gli agenti tenevano da giorni sotto osservazione la struttura, insospettiti da un continuo andirivieni. Quando due uomini sono stati fermati all’uscita del capannone, hanno tentato di depistare i poliziotti sostenendo di provenire da un altro luogo. La versione non ha convinto gli investigatori, che hanno deciso di entrare per un controllo: all’interno, la scoperta di un vero laboratorio agricolo per la coltivazione intensiva di cannabis, con gazebo, lampade riscaldanti, ventilatori e impianti di irrigazione e areazione di grandi dimensioni.

Gli spacciatori avevano persino realizzato pareti di cartongesso per nascondere le luci delle lampade all’esterno. Nel capannone sono state trovate circa 50 piante di cannabis in fase di crescita e infiorescenze già pronte per lo smercio.

La perquisizione successiva, condotta nella casa del 39enne arrestato, ha portato a un sequestro ancora più imponente: 50 chili di marijuana, 100 grammi di cocaina, mezzo chilo di hashish, una pistola semiautomatica con matricola abrasa e 50 cartucce, oltre a una macchina conta-soldi, bilance e materiale per il confezionamento della droga.

Nelle abitazioni degli altri due indagati sono stati trovati ulteriori 20 chili di marijuana e strumenti per la preparazione delle dosi. In totale, gli agenti hanno anche sequestrato 4.700 euro in contanti.

Il 39enne è stato trasferito nel carcere di Varese, mentre per gli altri due è scattata la denuncia per coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti in concorso. L’indagine prosegue per chiarire l’estensione della rete di distribuzione e i possibili collegamenti con altri gruppi di spaccio attivi nel Varesotto.