Melatonina e insonnia. L’esperto avverte sull’abuso: nessuna certezza su effetti collaterali

Ricerche cliniche evidenziano effetti collaterali comuni come sonnolenza diurna, mal di testa, nausea e vertigini, oltre a stati d'ansia, depressione, sbalzi d’umore, irregolarità cardiache (immagine dal sito https://www.ospedalemarialuigia.it/)

Molti italiani ricorrono alla melatonina durante le notti estive insonni. Considerata un rimedio efficace e “sicuro”, in realtà si tratta di un ormone la cui assunzione dovrebbe essere valutata con cautela. Lo sottolinea Luigi Ferini Strambi, responsabile del Centro di Medicina del Sonno dell’IRCCS San Raffaele–Turro.

Secondo Ferini Strambi, l’uso indiscriminato della melatonina è da evitare. Nonostante la sua reputazione di innocuità, «non ci sono studi che al momento confermino l’assenza di effetti collaterali», soprattutto in caso di utilizzo protratto o dosaggi elevati .

Una recente meta-analisi pubblicata sul Journal of Pineal Research ha esaminato numerosi studi condotti tra il 1987 e il 2020, coinvolgendo quasi 1 700 partecipanti. Il documento sottolinea che l’efficacia della melatonina varia a seconda del tipo di insonnia. Può risultare utile soprattutto nelle persone con ritardo di fase del sonno (i cosiddetti “gufi”) e negli anziani che producono meno naturalmente l’ormone .

L’uso improprio dell’ormone comporta anche rischi significativi. Ricerche cliniche evidenziano effetti collaterali comuni come sonnolenza diurna, mal di testa, nausea e vertigini. Tra le reazioni meno frequenti, sono stati segnalati ansia, depressione, sbalzi d’umore, irregolarità cardiache, oltre a effetti cronici in caso di uso scorretto. Curare l’insonnia va bene, ma attenti a non eccedere…sono sempre ormoni!